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Quelli che la Russia ha compiuto in Ucraina, in particolare a Mariupol, “sono crimini e i responsabili affronteranno la giustizia internazionale senza impunità”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, intervenendo alla plenaria del Parlamento Ue a Bruxelles. Michel ha ricordato che la guerra in Ucraina è iniziata un mese fa: “Un mese di guerra. Un mese di morte, distruzione e sofferenze. Il mondo democratico condanna la Russia e si oppone, a questa guerra barbarica e immorale”. A Mariupol “il 90% della città è distrutto, danneggiato. I cittadini sono tenuti in ostaggio dalle truppe russe, senza cibo, senza acqua, senza elettricità, senza potersi riscaldare. Mariupol un mese fa era una città piena”.
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Von der Leyen: “Se la libertà ha un nome è Ucraina”
Sulla guerra è intervenuta all’Europarlamento anche la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. “Se la libertà ha un nome, il suo nome è Ucraina e la bandiera ucraina oggi è la bandiera della libertà. Tutti i nostri sforzi hanno lo scopo di dimostrare che questa guerra è un errore strategico per Putin. I Paesi membri dell’Ue hanno deciso di stanziare un miliardo di euro per l’assistenza ai coraggiosi combattenti ucraini – ha aggiunto -. Sostenere l’Ucraina significa anche esaurire le risorse che Putin sta usando per finanziare la sua atroce guerra“.
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Von der Leyen si è infine soffermata su una vicenda particolare: “Oggi Putin sta bloccando centinaia di navi piene di grano nel Mar Nero. Chiedo a Putin di lasciar andare queste navi. L’Europa deve raccogliere questa sfida. Abbiamo stanziato almeno 2,5 miliardi di euro fino al 2024 per aiutare le regioni più colpite dall’insicurezza alimentare“.