La 121esima giornata dall’inizio del conflitto in Ucraina è iniziata con una svolta importante: le forze di Kiev hanno ricevuto l’ordine di ritirarsi da Severodonetsk, una delle città più importanti della regione del Lugansk. Lo ha reso noto il governatore dell’oblast, Sergei Gaidai. Ha poi chiarito che le truppe raggiungeranno nuove posizioni fortificate e continueranno a combattere da lì.
Nel frattempo, Dmytro Kuleba, il ministro degli Esteri ucraino ha dichiarato che non ci sono aggiornamenti sul ruolo di mediazione svolto da Papa Francesco per porre fine alla guerra. “Saremmo felici di avere il Papa a Kiev”, ha ribadito. “Con la diplomazia vaticana abbiamo lavorato ultimamente per spiegare che questa guerra è tutta responsabilità russa e nessuno ha mai provocato Putin”.
Ucraina, arrivati i lanciarazzi Himars
Nelle scorse ore sono arrivati in Ucraina i lanciarazzi Himars inviati dagli Stati Uniti. Si tratta di sistemi a ruote che possono essere installati su dei camion e in grado di sparare grandi quantità di munizioni. Possono lanciare razzi con una gittata di circa 80 chilometri, rendendo possibile colpire dei bersagli distanti senza esporsi. Oleskii Reznikov, il ministro della Difesa ucraino, ha ringraziato il segretario della Difesa Usa Lloyd J. Austin “per questi mezzi potenti”. Ha poi scritto su Twitter che “l’estate sarà calda per gli occupanti russi. E sarà l’ultima per alcuni di loro”.
Gli Stati Uniti hanno annunciato che forniranno all’Ucraina “450 milioni di dollari aggiuntivi di aiuti militari”, portando il totale delle risorse stanziate dall’inizio della guerra per aiutare Kiev a 6,1 miliardi di dollari.
Ucraina, Zelensky dopo il sì del Consiglio Ue: “L’inizio di una nuova storia d’Europa”
[scJWP IdVideo=”KeKMIR6H-Waf8YzTy”]
“Questo è il punto di partenza di una nuova storia per l’Europa“, sono le prime parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al vertice europeo di Bruxelles, mentre l’Ue concede all’Ucraina lo status di candidato all’adesione all’Unione europea.