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Dopo 24 ore, in cui le truppe russe non avevano fatto alcun progresso nel sud e nell’est dell’Ucraina, arrivano pessime notizie dal fronte bellico. Sono infatti ripresi i bombardamenti nell’area dell’acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo ha detto Oleksiy Arestovych, consigliere dell’Ufficio del Presidente ucraino. “La notizia sgradevole è che il nemico sta cercando di sopprimere completamente la resistenza dei difensori di Mariupol nell’area dell’Azovstal – ha spiegato Arestovych –. Hanno ripreso gli attacchi aerei sul territorio dello stabilimento, sulle linee di difesa delle nostre truppe e stanno tentando di effettuare operazioni di assalto“. Tragedia anche a Odessa, dove un raid russo ha ucciso almeno cinque persone. Uno di loro era un neonato.
L’incendio a Odessa, il reportage nel bunker di Mariupol
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A Odessa è stato spento l’incendio in un grattacielo, causato dai bombardamenti russi. I vigili del fuoco sono al lavoro per l’evacuazione dei civili dall’edificio. Le immagini sono state diffuse dal servizio per le emergenze dell’Ucraina.
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Donne, bambine e bambini. Ma anche neonati: un nuovo video che il Reggimento Azov ha condiviso su YouTube racconta la vita nei bunker delle acciaierie di Azovstal nelle ore dell’assedio di Mariupol. Dieci minuti di girato, dove si vedono i soldati scendere nei sotterranei con grandi buste e distribuire alla popolazione ucraina quelli che potrebbero essere dei dolci. Sono in molti a parlare, anche i più piccini. Secondo quanto ricostruito dal sito di news ucraino il video è stato registrato il 21 aprile e mostra le difficilissime condizioni di vita di queste persone che da settimane vivono rinchiuse nei bunker: quello che si vede è un vero e proprio accampamento dove c’è chi fra i più piccoli mostra un gioco che è riuscito a portare con sé, chi si asciuga i capelli con un asciugamano, chi riesce a mostrare un sorriso.
Ucraina, il governatore di Lugansk: “Se potete, evacuate”
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Particolarmente dolorose anche le parole che Sergiy Gayday ha rivolto alla cittadinanza ucraina. “Stanno bombardando tutto, con l’artiglieria e l’aviazione, continuamente, 24 ore al giorno. Se avete la possibilità, andate via, evacuate. Stiamo lavorando costantemente, con l’aiuto di alcuni gruppi di volontari“. L’appello del governatore di Lugansk ai cittadini. “Ricordate – continua Sergiy Gayday – cosa è successo nelle regioni di Sumy e Kiev. Anche qui avverrà la stessa cosa. Li cacceremo, li spingeremo completamente fuori dai nostri territori. Perché questa terra è nostra“.
Intanto, Mykhailo Podolyak, il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che le consultazioni con i Paesi potenzialmente garanti della sicurezza dell’Ucraina potrebbero essere chiuse entro una settimana. “A livello di consiglieri politici, sono in corso consultazioni con i Paesi che hanno accettato di discutere le garanzie che possono assumere. Naturalmente, ci saranno diverse garanzie”.
Ucraina, trovata una nuova fossa comune
In varie zone dell’Ucraina, soprattutto nella città di Mariupol, continuano a essere trovate nuove fosse comuni con centinaia di cadaveri seppelliti. L’ultima, contenente oltre mille corpi, è stata rinvenuta nel villaggio di Vynohradne. Vadym Boichenko, il sindaco di Mariupol, ha parlato del più grande genocidio in Europa dall’Olocausto. Nel frattempo, i media russi hanno prima diffuso e poi cancellato un bilancio delle perdite militari del Cremlino: si parla di oltre 20mila uomini. Il ministero della Difesa russo ha poi fornito un aggiornamento su quanto avvenuto alla Moskva, l’ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero. I dati indicano che solo una persona è morta, mentre i dispersi sarebbero 27 e le persone tratte in salvo 396. Il bilancio si limita a parlare di un incendio a morto, senza menzionare i missili ucraini che hanno colpito la nave. A maggio l’Ucraina festeggerà l’affondamento della Moskva, ritenuto un punto di svolta nel conflitto, con un nuovo francobollo celebrativo.
Ucraina, Zelensky: “Arrivate le armi che avevamo chiesto, grazie”
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Nel consueto videomessaggio alla nazione, Zelensky ha affermato che i partner occidentali hanno iniziato a fornire a Kiev le armi richieste. “Siamo stati ascoltati finalmente” e l’Ucraina sta ricevendo “esattamente quello che abbiamo chiesto“, ha dichiarato il presidente. Ha poi aggiunto che i commenti di un comandante russo sulla necessità di collegarsi con la Moldavia dimostrerebbero l’intenzione di Mosca di voler invadere altri Paesi. Non è mancato un riferimento al Venerdì Santo che precede la Pasqua ortodossa. “Si conclude il Venerdì Santo, uno dei giorni più tristi dell’anno per i cristiani. Il giorno in cui la morte sembra aver vinto. Ma speriamo in una risurrezione. Crediamo nella vittoria della vita sulla morte e preghiamo affinché quest’ultima perda“.
La conferma dell’Onu: Guterres andrà a Kiev
Antonio Guterres, il segretario generale dell’Onu, si recherà a Kiev in visita ufficiale. Ciò accadrà giovedì 28 aprile, due giorni dopo l’incontro a Mosca con Vladimir Putin, già programmato. Nei prossimi giorni, anche il premier Mario Draghi dovrebbe visitare Kiev. Questo viaggio dovrebbe precedere quello negli Stati Uniti, in programma attorno alla metà di maggio.
La situazione a Mariupol
Il governo ucraino ha dichiarato che a partire da mezzogiorno (le 11 in Italia) a Mariupol sono iniziati i tentativi per attivare un corridoio umanitario per evacuare i civili intrappolati nella città assediata. Mentre i servizi segreti britannici riferiscono che a Mariupol si continua a combattere, alcune dichiarazioni di Kiev sembrano indicare il contrario. Il governo dell’Ucraina, infatti, ha riferito che le forze russe hanno conquistato decine di piccoli centri nel Donbass, dove si sono intensificati i combattimenti nelle regioni di Donetsk e Lugansk. Secondo Olena Symonenko, consigliera dell’ufficio di presidenza ucraina, i piccoli centri caduti nelle mani dei Russi sono 42.
Per Denys Shmyhal, il primo ministro ucraino, la situazione di Mariupol è “la peggior catastrofe di questo secolo“. “Vedremo le atrocità terribili compiute dai russi quando la città sarà liberata“, ha dichiarato nel corso di una conferenza a Washington. Ha aggiunto che le truppe russe “stanno distruggendo proprio tutto“. Le stime indicano che a Mariupol siano ancora bloccati almeno 100mila abitanti. I morti in città sarebbero almeno 20mila.