Sono passati cento giorni dall’inizio della guerra in Ucraina, ma la fine del conflitto sembra ancora lontana. Proprio oggi, venerdì 3 giugno, la Russia ha avviato un’esercitazione militare nell’Oceano Pacifico, alla quale stanno prendendo parte 40 navi da guerra e 20 aerei. L’ha annunciato il ministero della Difesa russo, spiegando che le esercitazioni dureranno fino al 10 giugno. Nell’esercitazioni sono coinvolte anche delle navi impegnate nella ricerca di “sottomarini di un finto nemico” e che “organizzeranno la difesa per gruppi tattici di navi”. In una nota del ministero della Difesa russo si legge che verranno condotti “esercizi di addestramento al combattimento su bersagli di superficie e aerei”.
Nel frattempo, la Bielorussia ha inviato unità delle forze speciali nelle aree al confine con l’Ucraina. In particolare, le truppe si sono concentrate nelle regioni meridionali di Volyn e Poliske.
Ucraina, Zelensky: “Resistiamo a Severodonetsk, grazie Usa per le nuove armi”
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“Le forze ucraine hanno riportato alcuni successi combattendo i russi nella città di Severodonetsk, ma la situazione militare generale nella regione del Donbass non è cambiata nelle ultime 24 ore“. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel nuovo video-messaggio diffuso in serata. Il leader ucraino, riferiscono i media locali, ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden per la promessa di nuove armi. “Gli Usa hanno confermato a vari livelli che i moderni lanciarazzi multipli Himars verranno inviati nel nostro paese. Queste armi ci aiuteranno a salvare la nostra vita e proteggere la nostra terra. Sono grato al presidente Biden, a tutti i nostri amici americani e al popolo degli Stati Uniti per il loro sostegno“, ha sottolineato il presidente.