Ucraina, dentro al monastero che raccoglie farmaci per i soldati al fronte

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A Ternopil, nell’Ucraina occidentale, c’è un monastero francescano da dove partono i farmaci per i soldati al fronte. È gestito, come molti centri di raccolta e smistamento dei viveri, da volontari. Sessanta, per l’esattezza. Ad aiutarli ci sono alcuni autisti, che fanno la spola dalle frontiere per portare materiali donati dai Paesi europei confinanti.

L’aiuto dei monaci a chi combatte la guerra in Ucraina

Ci sono anche molti vestiti che arrivano da nostri concittadini ucraini“, spiega Zlatem, 17 anni. Nato e cresciuto a Ternopil in Ucraina, studente e boy scout, adesso è lui a coordinare il centro. “Quando avrò compiuto 18 anni voglio trovare un lavoro e aiutare la mia famiglia“, spiega mentre racconta dell’enorme aiuto che anche i monaci stanno dando a questo punto di raccolta.

Zlatem quindi entra nello specifico di ciò che i monaci stanno facendo per la causa dell’Ucraina. “Ci mandano donazioni economiche e provvedono alla spesa di ciò che serve seguendo le liste che noi forniamo loro. Raccolgono medicine e cibo per i nostri soldati che combattono a Kiev“, racconta.

Dalla scuola alla guerra: il diciassettenne Zlatem si racconta

Importantissimo anche l’apporto degli autisti che viaggiano tutti i giorni dalla Polonia e dagli altri confini per portare beni in Ucraina. “Sono beni che provengono dall’Europa, ma non solo. Questo è l’aiuto che ci danno i volontari civili, i monaci ci aiutano anche economicamente. Diciamo cosa ci serve e loro vanno a prenderlo“, aggiunge Zlatem.

Quindi il diciassettenne parla di sé, descrivendo la sua vita prima dello scoppio della guerra in Ucraina. “Io andavo a scuola, oltre a fare il boy scout. Facevo già volontariato per i bambini bisognosi. Ora non vedo l’ora di trovare un lavoro quando tutto questo sarà finito“, conclude. Una vita lodevole quanto ordinaria. Ma che ormai appare tragicamente lontanissima da quanto avviene ogni giorno a Ternopil e nel resto del Paese.

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