La Russia bombarda le città d’Ucraina e uccide, e ad avere la peggio sono i civili. Questo l’esito dei raid che si sono tenuti nella notte, proprio mentre in Italia si tenta di fare chiarezza una volta per tutte sui rapporti tra Mosca e la Lega di Matteo Salvini. E, soprattutto, mentre negli Usa si prendono provvedimenti molto gravi nei confronti dello Stato invasore.
Ucraina, i bombardamenti delle ultime ore
La Russia è tornata a colpire in particolare il Donbass, dove nella notte è stata la città di Kharkiv a subire un fitto bombardamento. In particolare sono stati distrutti un edificio a due piani e un istituto scolastico. Le autorità locali hanno fatto il punto della situazione, riferendolo all’agenzia ucraina Ukrinform. “Il servizio di emergenza statale è a lavoro per sgomberare le macerie e cercare eventuali persone intrappolate. Attualmente non ci sono notizie di morti o feriti“, ha affermato il sindaco Ihor Terekhov.
Nelle ore precedenti le bombe avevano invece colpito Bakhmut, nella regione di Donetsk, sempre nel Donbass. Il capo dell’amministrazione militare della regione, Pavlo Kyrylenko, ha parlato di almeno otto civili morti e 19 feriti su Telegram. Ma anche nel sud dell’Ucraina, più precisamente nell’oblast di Kherson, i bombardamenti russi hanno ucciso. Le vittime qui sono sette, i feriti sei. La polizia locale ha anche parlato di furti di veicoli civili e di una nave passeggeri da parte dei soldati della Russia. Con quest’ultimo mezzo, poi, avrebbero attraversato il fiume Dnipro, come la polizia locale ha spiegato al Kyiv Independent.
La risoluzione Usa nei confronti della Russia
Nel frattempo gli Usa hanno rotto gli indugi, e il Senato americano ha approvato all’unanimità una risoluzione non vincolante per chiedere al segretario di Stato Antony Blinken di designare la Russia come Stato sponsor del terrorismo. Il motivo sono le azioni militari avvenute in Ucraina, ma anche in Siria, Georgia e Cecenia. E che, nel corso del tempo, hanno provocato la morte di migliaia di “innocenti uomini, donne e bambini“.
Essendo non vincolante, tale risoluzione non pone alcun obbligo a carico del presidente Joe Biden. Aumenta però la pressione affinché, dopo oltre cinque mesi di guerra in Ucraina, la Russia entri a far parte degli “Stati canaglia” con Cuba, Corea del Nord, Iran e Siria. Tanto più che anche la Camera ha introdotto una misura simile, approvata anche dalla speaker Nancy Pelosi. Snodi geopolitici che appaiono sempre più diversi rispetto a quelli che nelle ultime ore stanno invece caratterizzando l’Italia.