Un mero esperimento, un semplice “lancio di prova”. Destinato, però, a spaventare il mondo. La Russia testa lo Zircon, più noto a livello internazionale come Tsirkon. Si tratta di un missile ipersonico, lanciato in queste ore da una nave che si trova nel mare di Barents. La conferma arriva direttamente dal Cremlino, e ora diventa cruciale capire a che cosa questo possa condurre.
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“Secondo i sistemi di monitoraggio e registrazione dal vivo, un missile da crociera ipersonico Tsirkon ha colpito con successo un obiettivo marittimo situato a circa 1.000 chilometri di distanza. Il volo del missile ipersonico ha rispettato i parametri stabiliti“. Queste le parole del ministero della Difesa di Mosca, rilanciate dall’agenzia ‘TASS’, notoriamente molto vicina al Governo della Russia. Ma a che cosa mira Vladimir Putin con questo esperimento?
Tsirkon, 25 anni di lavoro per un missile “invulnerabile”: ecco perché
Per rispondere sarebbe già sufficiente sapere ciò che lo stesso Putin ha dichiarato. Secondo il presidente della Russia, infatti, i test del missile ipersonico Tsirkon rappresentano “un grande evento nella vita del Paese“. E il messaggio, lanciato tanto all’Ucraina quanto all’intero Occidente, appare pericolosamente chiaro.
Il 3M-22 Zircon (o 3M-22 Tsirkon) è un missile cruise ipersonico in grado di colpire a una distanza non inferiore a 1.000 km. Il suo principale scopo è quello di neutralizzare unità navali maggiori, tra cui portaerei, incrociatori e cacciatorpediniere. In lavorazione dal 1995, i suoi test hanno avuto inizio nel 2015 a terra e nel 2017 in mare. Originariamente si prevedeva la sua entrata in servizio proprio nel 2022, non a caso l’anno in cui l’invasione dell’Ucraina ha avuto luogo.
La più grande preoccupazione deriva dal fatto che il missile ipersonico Tsirkon non risulta essere vulnerabile ai sistemi anti-aerei in uso sulle unità navali delle forze armate occidentali. Questo perché non basterebbero i tempi di rilevamento, ingaggio e reazione per mettere a punto un qualsiasi strumento di difesa. Tanto più che, oltre alla colossale distanza da cui può colpire, l’arma viaggia a velocità vicine agli 11 mila km all’ora.
Il fatto che i test abbiano avuto successo, non significa che la Russia sia pronta a utilizzare a scopi bellici i missili Tsirkon. La solita ‘TASS’ spiega che un efficace sistema di lancio non è ancora pronto, ma potrebbe esserlo entro fine 2022. Se ne starebbe occupando l’ufficio di progettazione di razzi NPO Mashinostroyenia, che si trova a Reutov, nei pressi di Mosca. “Stiamo intensificando il lavoro sulla creazione di una versione marina del razzo“, ha spiegato il vicedirettore del laboratorio, Anatoly Svintsov, in un’intervista all’emittente ‘Zvezda’. Insomma, c’è un altro motivo per cui tentare di raggiungere la pace quanto prima. Un motivo ipersonico.