Il tycoon dice di no a un nuovo duello tv: “Ho già vinto, da parte sua una tipica reazione di chi ha perso”. Ma i sondaggi premiamo la candidata dem
Il dibattito televisivo tra l’ex presidente Donald Trump e la vicepresidente Kamala Harris, trasmesso martedì scorso e seguito da oltre 67 milioni di spettatori, ha sollevato un’ondata di polemiche e discussioni che stanno animando il clima politico in vista delle presidenziali di novembre. L’incontro, ospitato da ABC News, è stato un momento cruciale nella campagna elettorale, non solo per la sua rilevanza immediata, ma anche per le ripercussioni a lungo termine che sta avendo sulle strategie e le narrative dei due principali contendenti.
La reazione di Trump: “Nessun terzo dibattito”
Subito dopo il dibattito, Donald Trump ha utilizzato il suo social media Truth per annunciare che non parteciperà a un ulteriore dibattito televisivo con Kamala Harris. L’ex presidente ha definito la richiesta di un nuovo duello da parte della vicepresidente come una “reazione tipica di chi perde un confronto”, sostenendo di aver vinto il dibattito di martedì, nonostante le opinioni prevalenti suggeriscano il contrario.
Nel suo lungo post, Trump ha criticato Harris e il presidente Joe Biden, attribuendo loro la responsabilità di una serie di problemi economici e sociali negli Stati Uniti, inclusa l’inflazione e il deterioramento della sicurezza. Trump ha anche accusato Harris di aver ignorato i dibattiti organizzati da Fox, NBC e CBS, suggerendo che la vicepresidente dovrebbe piuttosto riflettere sulle sue azioni negli ultimi quattro anni.
L’appello di Kamala Harris e la nuova fase della campagna
Contrariamente alla decisione di Trump, Kamala Harris ha immediatamente rilanciato la sua richiesta per un ulteriore dibattito durante un comizio a Charlotte, in North Carolina. Harris ha sottolineato l’importanza di offrire agli elettori americani l’opportunità di ascoltare direttamente i candidati e di valutare le loro proposte e visioni per il futuro del paese. Questo richiamo alla necessità di un secondo dibattito riflette una strategia più aggressiva della campagna democratica, che cerca di capitalizzare il buon risultato ottenuto durante l’ultimo confronto televisivo.
La performance di Harris ha avuto un impatto significativo sulle donazioni alla campagna democratica, con circa 47 milioni di dollari raccolti in 24 ore, il che rappresenta un’importante spinta finanziaria. Questa cifra, sebbene inferiore ai 81 milioni ottenuti durante il periodo in cui Harris aveva preso il posto di Biden a luglio, dimostra comunque una notevole mobilitazione di risorse e supporto.
Tra meme e gattini
Oltre alle reazioni politiche ufficiali, il dibattito tra Trump e Harris ha scatenato una serie di reazioni sui social media, tra cui una serie di meme e campagne virali che hanno catturato l’immaginario collettivo. Un esempio emblematico è stato il meme che ha visto i gattini come protagonisti principali. Questo fenomeno è nato da un commento di Trump durante il dibattito, in cui ha fatto una dichiarazione controversa sugli immigrati haitiani, sostenendo che questi, nello specifico a Springfield, in Ohio, si cibassero degli animali domestici degli americani. La reazione sui social è stata rapida e creativa, con immagini di gatti che apparivano in situazioni ironiche e preoccupate per la loro sicurezza.
In risposta, la campagna di Trump ha utilizzato questi meme a proprio favore, creando e diffondendo ulteriori immagini che dipingevano Harris come una persona ostile ai gatti. Questo utilizzo dei meme dimostra l’importanza della cultura popolare e dei social media nella campagna elettorale moderna, dove anche le dichiarazioni e le polemiche possono essere amplificate e modificate in modi imprevisti e virali.
Taylor Swift e il supporto a Kamala Harris
Nel contesto di questo acceso dibattito mediatico, anche la celebre cantante Taylor Swift ha deciso di intervenire. La popstar ha pubblicato un post sui social media in cui non solo ha annunciato il suo sostegno a Kamala Harris, ma ha anche invitato i suoi fan a registrarsi per votare e a fare ricerche prima di esprimere il loro voto. L’intervento di Swift è significativo non solo per il suo peso mediatico, ma anche perché si inserisce in una campagna di mobilitazione giovanile e di sensibilizzazione sull’importanza del voto.
Nel suo post, Swift ha utilizzato un tono personale e diretto, firmandosi come “Childless Cat Lady” e allegando una foto con uno dei suoi gatti. Questa firma ironica era una risposta alle recenti dichiarazioni del candidato repubblicano JD Vance, che aveva definito le donne come Harris con termini denigratori, tra cui “gattare senza figli”. La scelta di utilizzare i gatti come simbolo di resistenza e di battaglia politica ha ulteriormente alimentato la viralità della questione sui social media, creando un effetto amplificatore per il messaggio di Swift e per la campagna di Harris.
I numeri e le prospettive per la campagna
Il dibattito di martedì ha attirato un pubblico considerevole, con 67,1 milioni di spettatori che hanno seguito il confronto su 17 reti televisive. Questo numero è superiore ai 51 milioni che avevano seguito il dibattito tra Trump e Biden a giugno, ma inferiore al record del primo dibattito tra Trump e Hillary Clinton nel 2016, che aveva attirato 84 milioni di telespettatori. Tuttavia, il dato rimane significativo e indica un elevato interesse e coinvolgimento del pubblico nelle elezioni presidenziali in arrivo il prossimo novembre.
Il sondaggio condotto da Reuters-Ipsos subito dopo il dibattito ha mostrato Kamala Harris in vantaggio di cinque punti percentuali su Donald Trump, con il 47% delle preferenze rispetto al 42% del rivale repubblicano. Questo rappresenta un incremento rispetto alla rilevazione precedente, suggerendo che la performance di Harris potrebbe aver avuto un impatto positivo sull’opinione pubblica e sulla percezione della sua candidatura.
Il Ruolo dei media e dei social network
Il dibattito e le sue conseguenze mettono in luce il crescente ruolo dei media e dei social network nella formazione dell’opinione pubblica e nella strategia elettorale. Le reazioni ai dibattiti e agli eventi politici vengono amplificate e influenzate dai social media, creando un ciclo continuo di feedback tra i candidati, i media e il pubblico. Questo fenomeno non solo riflette l’importanza della comunicazione immediata e dell’interazione online, ma sottolinea anche la crescente influenza dei meme e delle campagne virali nel determinare le narrative elettorali.