Secondo due testimoni sentiti dal The Atlantic il tycoon lo avrebbe detto in una conversazione privata alla Casa Bianca quando era presidente: “Ammiro quelle persone che gli erano totalmente leali, che seguono gli ordini”
Donald Trump torna al centro delle polemiche per i suoi controversi commenti sui generali nazisti e il suo rapporto con le forze armate americane. Un nuovo articolo pubblicato dalla rivista The Atlantic riporta dichiarazioni scioccanti dell’ex presidente, che avrebbe elogiato la lealtà dei generali di Adolf Hitler, auspicando di poter contare su comandanti militari americani altrettanto fedeli.
Secondo quanto riportato dalla rivista, Trump avrebbe detto durante una conversazione privata alla Casa Bianca: “Ho bisogno del tipo di generali che aveva Hitler”, riferendosi alla fedeltà cieca dei comandanti nazisti. Trump avrebbe sottolineato che desiderava “persone totalmente leali, che seguono gli ordini”, dimenticando che i generali americani, come tutti i membri delle forze armate, giurano fedeltà alla Costituzione degli Stati Uniti e non al presidente in carica. Un dettaglio non da poco che forse è sfuggito al candidato repubblicano.
Gli altri elogi di Trump all’esercito tedesco
Questo commento non è un caso isolato. Già nel libro The Divider: Trump in the White House dei giornalisti Peter Baker e Susan Glasser, pubblicato nel 2022, si era parlato di un episodio simile. Durante una conversazione con il suo allora capo di stato maggiore, John Kelly, Trump aveva chiesto: “Perché non potete essere come i generali tedeschi?”. Kelly, ex generale dei Marine, rispose con sarcasmo: “Intendi i generali di Bismarck?”. Quando Trump confermò che si riferiva ai generali di Hitler, Kelly si sentì in dovere di spiegargli che alcuni di loro avevano complottato contro il dittatore tedesco, come nel caso del famoso feldmaresciallo Erwin Rommel, costretto al suicidio dopo aver partecipato a un complotto contro Hitler.
Kelly ha confermato recentemente questi dettagli in un’intervista con The Atlantic, aggiungendo: “Trump è un fascista affascinato dai dittatori”. Il generale ha poi raccontato un altro episodio in cui Trump, ignorando aspetti basilari della storia, gli chiese chi fossero i “buoni” durante la Prima Guerra Mondiale, rimanendo incredulo quando Kelly gli spiegò che gli Stati Uniti e i suoi alleati erano, ovviamente, dalla parte giusta.
Harris: “Le rivelazioni su Trump evidenziano quanto sia pericoloso e inquietante”
Dichiarazioni che ovviamente, a pochi giorni dalle elezioni per le presidenziali negli Stati Uniti, in programma il prossimo 5 novembre, sono state commentate anche dalla candidata democratica Kamala Harris. L’attuale vicepresidente degli Stati Uniti e rivale di Trump nella corsa alla Casa Bianca, ha definito “inquietante e pericoloso” che l’ex presidente abbia invocato Hitler come modello di lealtà militare. “Trump è sempre più instabile e senza freni e, in un secondo mandato, non ci saranno persone come John Kelly che faranno una barriera contro le sue propensioni ed azioni, quindi quello che Trump vuole lo sappiamo, vuole il potere assoluto. La domanda in 13 giorni sarà: cosa vuole il popolo americano?”.
Le critiche ai generali americani e la mancanza di rispetto per i soldati caduti non sono nuove nella retorica di Trump. Durante il suo mandato, si è reso protagonista di numerosi episodi controversi che hanno fatto discutere l’opinione pubblica. Uno degli eventi più noti risale al 2018, quando Trump decise di non partecipare a una cerimonia presso il cimitero militare di Aisne-Marne, in Francia, dove riposano soldati americani caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Trump avrebbe giustificato la sua assenza dicendo: “Perché andare? È pieno di sconfitti”, suscitando indignazione tra i veterani e le famiglie dei militari.
Il caso di Vanessa Guillén e il rifiuto di pagare il funerale alla soldatessa
Un altro episodio citato da The Atlantic riguarda il caso di Vanessa Guillén, una giovane soldatessa di origini messicane brutalmente assassinata da un commilitone a Fort Hood, in Texas, nel 2020. Il crimine aveva scosso profondamente l’opinione pubblica americana, portando a richieste di riforme nell’esercito per migliorare la sicurezza dei soldati, in particolare delle donne. Trump, in seguito alla scoperta dei resti della soldatessa, invitò la famiglia Guillén alla Casa Bianca, promettendo loro di coprire tutte le spese del funerale. Tuttavia, secondo quanto riportato da The Atlantic, Trump si infuriò quando gli fu detto che il costo della cerimonia era di 60.000 dollari. “Non costa 60.000 bigliettoni seppellire una fottuta messicana”, avrebbe detto Trump, prima di ordinare al suo staff di non pagare il conto.