Un violento terremoto ha colpito le Filippine nella giornata di martedì, causando un morto (secondo il primo bilancio diffuso da Cnn Philippines) e numerosi crolli nell’isola di Masbate. Si è trattato, secondo le rilevazioni dell’Istituto di vulcanologia e sismologia delle Filippine, di uno sciame sismico importante, con la scossa più forte che ha registrato una magnitudo pari a 6.6. Gravi i danni alle abitazioni e alle strade, centinaia gli sfollati.
Almeno quattordici le scosse di assestamento
L’epicentro della scossa più potente è stato registrato nel Mare di Samar e ha messo in ginocchio l’isola di Masbate. Il direttore del Phivolcs, l’Istituto di vulcanologia delle Filippine, ha confermato ai media locali: “Ci sono molte case danneggiate e feriti”. Secondo i sismologi, le scosse di assestamento sono state almeno quattordici. Forte la preoccupazione espressa dalle autorità di Cataingan, una delle città più colpite dal sisma. Evacuati alcuni ospedali della zona.
Proprio a Cataingan si è registrata la vittima del sisma: si tratta di un poliziotto in pensione, il cui corpo è stato estratto senza vita dalle macerie di un edificio a tre piani. La moglie dell’uomo è invece rimasta indenne. Nel frattempo, i soccorritori continuano a scavare tra le macerie e temono di trovare altre vittime.
Filippine in difficoltà anche per colpa del coronavirus
È un momento molto difficile per le Filippine, che oltre ai danni causati dal terremoto devono fare i conti con l’incedere della pandemia di coronavirus. Sono oltre 165mila, finora, i casi accertati, più di 10mila i decessi (secondo i dati della Johns Hopkins University). Il governo ha imposto forti restrizioni agli spostamenti, e un quarto della popolazione è attualmente costretta al lockdown. Un alleggerimento delle restrizioni sarebbe previsto per mercoledì 18 agosto, ma il ritorno alla graduale normalità non è scontato: si attende in questo senso la conferma da parte del presidente Duterte.