Terremoto in Turchia e Siria, i giovani turchi a Roma: “Aiutateci”

Il terremoto nel vicino Oriente ha scosso le anime di tutte le persone al mondo. Un evento che è stato il più devastante negli ultimi 24 anni e che ha portato, per ora, a circa 1400 vittime tra il sud della Turchia e il nord della Siria. Una scossa che è stata avvertita anche in Libano e che ha visto la comunità internazionale esprimere vicinanza ai due paesi. “I terremoti sono stati sempre registrati in Turchia, ma mai come questo“, racconta un giovane turco intercettato fuori l’ambasciata a Roma. “Pregate per noi, pregate per la Turchia“, ha rimarcato. Ragazzi e ragazze che hanno parenti in Turchia e che sono stati avvisati dell’evento proprio da loro. “Sono venuta conoscenza del terremoto grazie a mia cugina che è lì. Fortunatamente stanno tutti bene“, ci dice una ragazza che parla italiano. “Spero che una cosa del genere non accada mai più“, rimarca una giovane in fila per entrare al Consolato.

Terremoto in Turchia, squadra di vigili del fuoco italiani pronta a partire

Pronto a partire, in caso di accoglimento della richiesta da parte delle autorità turche e sotto il coordinamento del Dipartimento di Protezione Civile, un team composto da 40 vigili del fuoco del team Usar (urban search and rescue) per operazioni di soccorso fra le macerie, con tecnici esperti nella valutazione e analisi del danni. Reso disponibile dal Dipartimento dei Vigili del fuoco, anche un team con 12 esperti TAST (Technical Assistance and Support Team) del Corpo nazionale, in grado di fornire supporto nel coordinamento e nella gestione operativa di emergenze complesse in paesi esteri, da un punto di vista logistico e tecnico.

Turchia, Tajani: “Tutti salvi gli italiani presenti nelle aree del terremoto”

Nel corso di un punto stampa tenutosi fuori da Palazzo Chigi, Antonio Tajani, il ministro degli Esteri, ha fatto il punto della situazione sul terremoto in Turchia. “Da questa notte l’unità di crisi del ministero degli esteri sta seguendo con attenzione la situazione del terremoto che ha devastato Turchia e Siria. Abbiamo accertato che nella zona più colpita abbiamo raggiunto i 21 italiani residenti lì e abbiamo constatato che sono salvi. Nell’area più vasta, invece, c’erano 168 italiani e ci risulta che siano tutti in salvo. Siamo vicini alle popolazioni colpite e ai parenti delle vittime. In un momento come questo, nessuno si lascerà coinvolgere in vicende politiche perché si tratta di salvare vite umane“, ha aggiunto.

Salvini: “Italia pronta a sostegno umanitario, sociale ed economico”

Anche Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, ha parlato del sisma nel corso di un punto stampa al Mind (Milano Innovation District) di Rho. “Un terremoto con alcune centinaia di morti e con le ripercussioni che ha avuto anche da noi meriterà tutto il sostegno e l’intervento economico, umanitario e sociale possibile“. Quanto alla situazione dei treni in ritardo nel Sud Italia “mi sembra che sia tutto sotto controllo e gli allarmi di tsunami o altro si sono rivelati fortunatamente eccessivi“, ha aggiunto.

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