Il rapper svedese Einár di 19 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco a Stoccolma. Il movente della sparatoria rimane ancora poco chiaro, tuttavia secondo l’emittente pubblica svedese Svt, la sparatoria sarebbe legata alle gang. Secondo l’emittente l’artista Einár viveva sotto minaccia e la sua figura era associata a circoli criminali. Attraverso la sua musica il rapper avrebbe irritato diverse persone nell’ambiente criminale. Questo avrebbe anche creato una minaccia contro di lui da diverse direzioni, afferma la Svt.
In Svezia da tempo c’è un problema relativo alle gang criminali, che riemerge ripetutamente con casi di violenza come quello che è appena avvenuto. Nel Paese, Einár era uno degli artisti più apprezzati, grazie al singolo “Katten i trakten” (Il Gatto del quartiere) con cui nel 2019 era diventato l’artista più popolare su Spotify.
Rapper uccisi, da Tupac a Notorius B.I.G.
Non è certo la prima volta che il mondo della musica, in particolare del rap, viene associato con episodi di violenza. Su tutti, impossibile non ricordare la storia di Tupac e The Notorius B.I.G, due dei rapper più famosi e influenti della storia, entrambi assassinati.
I due avevano trovato il successo insieme all’inizio degli anni ’90, ma dopo qualche anno il rapporto si è incrinato, travolto dalla storica rivalità tra East e West Coast. Rivalità che sarebbe iniziata con Who Shot Ya?, il pezzo di Biggie del ’94 che molti hanno interpretato come una diss track per Shakur.
Tupac Shakur morì a soli 25 anni il 7 settembre 1996 quando il cantante venne colpito da 5 proiettili esplosi da un’auto in corsa. La sua morte aprì una serie di dibattiti e teorie complottiste, dalla colpevolezza di Notorius fino all’ipotesi di una morte simulata.
Sei mesi dopo, il 9 marzo 1997, in circostanze simili muore anche The Notorious B.I.G. Il rapper venne colpito da 4 proiettili da un’auto che si era affiancata mentre lasciava una festa. Entrambi gli omicidi sono tuttora irrisolti.