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“Dobbiamo tornare indietro di trent’anni. Il crollo dell’Unione Sovietica è stato un processo piuttosto che un evento, eppure era inimmaginabile per molti. Si è concluso il lungo periodo della guerra fredda e molti degli Stati membri dell’Urss sono oggi membri dell’Ue”. Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, in merito al dibattito sull’anniversario della fine dell’Unione Sovietica.
“Il passaggio alla democrazia richiede anni, così come la creazione di nuove istituzioni, di nuove procedure, il cambiamento di abitudini e mentalità. Le nostre relazioni con la Russia sono, tuttavia, al punto più basso oggi delle relazioni tra Ue e Federazione Russa e l’attuale crisi al nostro confine orientale non fa ben sperare. Credo sia nostro dovere non rinunciare ai valori europei”, ha aggiunto Sassoli.
Ue, Sassoli: “Nostro pensiero a vittime attacchi 11 dicembre 2018”
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“Mentre iniziamo la nostra sessione plenaria qui a Strasburgo, il nostro pensiero va alle vittime dell’attacco terroristico dell’11 dicembre 2018 che ha colpito la città nel suo cuore”. Con queste parole il presidente del Parlamento Ue ha aperto la seduta plenaria dell’Eurocamera.
“Ricordiamo le cinque persone che hanno perso la vita con rispetto e tristezza e la nostra solidarietà va a tutte le altre vittime, alle loro famiglie, alla città di Strasburgo e al popolo francese. Più che mai, dobbiamo difendere i valori e le libertà che sono il fondamento della nostra società plurale, diversa e inclusiva – ha concluso Sassoli -. Questo è senza dubbio il nostro omaggio più sincero. Propongo di osservare un minuto di silenzio“.