Sassoli, rilancio Europa: “Indietro non si torna, ora negoziamo”

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Il piano di ripresa dell’Unione Europea presentato da Ursula von der Leyen è al centro delle discussioni e da Bruxelles arriva subito un primo commento su ciò che potrebbe presentare il futuro dell’Unione. A parlarne è David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, che commenta lo stato dei lavori dopo il suo intervento al Consiglio Europeo.

La ricetta di Sassoli

Il Parlamento europeo è pronto, ora la parola è al Consiglio – spiega Sassoli –. Apprezzino la base di discussione presentata dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Certamente saremo in grado di fare molto presto, credo che il Consiglio debba fare una valutazione su questa base di discussione. Poi naturalmente c’è bisogno di una negoziazione, perché vogliamo che alcune linee di bilancio vengano corrette“.

Sassoli individua quindi alcuni specifici settori in cui ritiene che l’Europa possa e debba intervenire: “Ad esempio che ci siano più soldi per Erasmus, e non meno soldi. Che ci siano più soldi per la digitalizzazione, per il green deal, per le nostre imprese. Questo fa parte naturalmente di una messa a fuoco dei dettagli della proposta. L’importante è che il Consiglio Europeo, i capi di Stato e i capi di governo mettano sul tavolo la base della discussione, che è la proposta della Commissione“.

La proposta della Commissione

Una proposta che comunque convince il presidente del Parlamento Europeo. “Noi l’abbiamo apprezzata. Vogliamo migliorarla, certamente indietro non si torna. E ricordo a tutti che il Parlamento ha l’ultima parola“, conclude Sassoli.

Prima dell’avvio del Consiglio Europeo, Ursula von der Leyen aveva inquadrato le misure di Next Generation Eu: “Questa è una proposta ambiziosa ed equilibrata con il nuovo quadro finanziario. Rappresenta un’iniezione di 1.850 miliardi di euro. Non serve soltanto per aiutare economicamente i Paesi maggiormente colpiti dal virus, ma anche i Paesi la cui economia ha sofferto in maniera indiretta a causa del confinamento“. E da qui ripartiranno i negoziati in Europa, come confermato da Sassoli.

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