“La minaccia nucleare è molto seria, non possiamo più credere che ci sarà un futuro di pace accanto alla Russia restando da soli“. Lo ha dichiarato Sanna Marin, premier di quella Finlandia che in queste ore ha chiesto ufficialmente l’ingresso nella Nato. Un atto storico, dovuto ai drammi della guerra in Ucraina, e che è destinato a stravolgere alcuni equilibri geopolitici che in Europa erano rimasti granitici per secoli. E inevitabilmente molti fari del mondo si concentrano ora sulla giovane politica scandinava.
La presenza della Finlandia nell’alleanza atlantica “influenzerà tutta la regione baltica e rafforzerà le capacità di tutti i Paesi di difendersi e rafforzerà anche la Nato“. Lo ha detto, con parole solenni, la premier in conferenza stampa. Il Paese condivide un lungo confine con la Russia, motivo per cui l’apprensione (nonostante la reazione “apparentemente fredda“ di Vladimir Putin) c’è. “Siamo preparati a diversi tipi di reazioni russe. Siamo pronti e ci stiamo preparando“, ha proseguito Sanna Marin. Capiamo quindi chi è la donna dietro una decisione tanto storica.
Sanna Marin: la Nato, il mancato vertice e le polemiche in patria
Suo malgrado è divenuta uno dei leader europei più chiacchierati delle ultime ore. È Sanna Marin, 36 anni, capo del governo della Finlandia. Ora al centro delle attenzioni collettive per la decisione sulla Nato e le parole sulla Russia, di lei si parlò molto nell’ottobre 2020. Fu quello il mese in cui a Bruxelles decise di abbandonare il vertice dei leader dell’Unione Europea in via precauzionale, dopo l’esposizione a una persona positiva al Coronavirus. Ma già in precedenza aveva fatto discutere per un servizio fotografico capace di fare sensazione in terra scandinava.
Fu Twitter il mezzo attraverso cui Sanna Marin decise di comunicare al mondo il perché della sua mancata partecipazione al vertice europeo di Bruxelles. La premier della Finlandia ha come detto parlato di contatti con qualcuno che è risultato positivo al Coronavirus. Per questo motivo, come specificato dall’Ansa, la Finlandia scelse di farsi rappresentare al vertice in questione dal premier svedese Stefan Lofven.
Sanna Marin, tuttavia, era finita nell’occhio del ciclone in patria (e sui trend topic dei social) per tutt’altro motivo. In un numero della rivista ‘Trendi’ uscito a ottobre 2020, infatti, aveva deciso di farsi intervistare e fotografare. Ma lo scatto in cui aveva posato per la rivista era stato giudicato “troppo sexy” dall’opposizione.
La foto in décolleté: reazioni da destra e sinistra
Nell’immagine, infatti, Sanna Marin posa con un’elegante giacca nera, regolarmente abbottonata. Sotto il blazer, però, non indossa magliette o biancheria intima, mostrando quindi una scollatura molto profonda. Un aspetto che, unito alle immancabili polemiche sulla gestione del Coronavirus in patria, hanno dato modo al centrodestra di attaccarla su tutti i fronti.
Proprio questo, tuttavia, ha generato la controreazione dei suoi tanti sostenitori. Su Instagram è velocemente divenuto virale l’hashtag #ImWithSanna, con messaggi di sostegno alla premier vittima – si legge – di attacchi sessisti. “Vogliamo un mondo in cui una donna non debba preoccuparsi di perdere credibilità a causa del suo décolleté“, scrive qualcuno. E a sostegno di Sanna Marin anche tanti uomini hanno posato con una giacca senza altri indumenti sotto. “Il fisico delle donne della politica è costantemente discusso. Diverso è per gli uomini, che possono anche posare a petto nudo, che il corpo lo permetta o no“, ha commentato invece Tarja Halonen, già presidente della Finlandia dal 2000 al 2012.