Russia, oggi Evan Gershkovich sarà liberato: la storia del giornalista

Arrestato a Ekaterinburg il 29 marzo 2023, l’uomo è stato condannato a scontare 16 anni di carcere in una prigione di massima sicurezza, ma ora uno scambio di prigionieri ha cambiato le carte in tavola

Sta per finire l’incubo di Evan Gershkovich, giornalista del New York Times che in Russia è stato accusato di spionaggio e condannato a scontare 16 anni di carcere in una prigione di massima sicurezza. Come riportato da Fox News, Bloomberg e altre testate, il cronista tornerà negli Stati Uniti oggi, giovedì primo agosto, come parte di uno scambio di prigionieri. L’arresto di Gershkovich è avvenuto a Ekaterinburg a marzo 2023. Secondo l’intelligence russa, il giornalista avrebbe agito “su istruzione della parte americana” per ottenere “informazioni coperte dal segreto di Stato sull’attività di una delle imprese del complesso industriale militare russo”.

Gli altri detenuti rilasciati

Oltre a Gershkovich sono stati rilasciati anche l’ex marine Paul Whelan e la giornalista russo-americana Alsu Kurmasheva. Pare che anche Vladimir Kara-Murza, dissidente e collaboratore del Washington Post, rientrerebbe nel maxi scambio di prigionieri tra la Russia e gli Stati Uniti. Come riferito dalla Cbs, in totale lo scambio di prigionieri ha coinvolto 24 detenuti e sei Paesi: oltre agli Stati Uniti e alla Russia figurano la Germania e altri tre Stati occidentali.

L’accordo stipulato prevede che almeno 12 prigionieri politici detenuti in Russia saranno rilasciati in Germania, mentre otto cittadini russi, alcuni dei quali sospettati di avere un legame con l’intelligence di Mosca, torneranno in patria. Tra quest’ultimi ci dovrebbe essere anche Vadim Krasikov, che sta scontando una condanna all’ergastolo per un omicidio eseguito nel 2019 in Germania che, secondo i giudici, sarebbe stato ordinato dalle autorità federali russe.

Evan Gershkovich in tribunale
Evan Gershkovich in tribunale | EPA/STRINGER – Newsby.it

In base a quanto riportato dall’agenzia Tass, al momento Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino, non ha rilasciato alcun commento sulla liberazione dei detenuti. È però di dominio pubblico che nel corso degli ultimi mesi il presidente russo Vladimir Putin aveva più volte accennato all’ipotesi di una soluzione diplomatica del caso Gershkovich, facendo riferimento a contatti tra Mosca e Washington a livello di intelligence.

Negli Stati Uniti, Donald Trump aveva promesso la liberazione di Gershkovich dopo la sua elezione e prima dell’inizio del suo mandato, ma le tempistiche si sono rivelate ancora più ridotte di quanto previsto/ipotizzato dal tycoon.

Chi è Evan Gershkovich

Nato da una coppia che nel 1979 si è lasciata alle spalle la Russia per vivere negli Stati Uniti e sfuggire all’antisemitismo, Evan Gershkovich ha una buona conoscenza della lingua e della cultura russa e crescendo ha deciso di sfruttarle per farsi strada nel mondo del giornalismo. Nel corso degli anni ha lavorato per il Moscow Times, l’Agence France-Presse e il Wall Street Journal. La sua carriera ha subito una brusca battuta d’arresto il 29 marzo 2023, quando le forze di sicurezza russe l’hanno arrestato mentre stava incontrando una fonte in un ristorante di Ekaterinburg. È diventato il primo giornalista statunitense a essere accusato di spionaggio in Russia dai tempi della Guerra Fredda e ha dovuto passare più di un anno all’interno del carcere di Lefortovo, un quartiere di Mosca.

Per quanto le autorità russe sostengano il contrario, nulla indica che Gershkovich sia una spia. Dopotutto non ha mai lavorato per il governo degli Stati Uniti e la stessa Casa Bianca ha definito ridicole le accuse mosse contro di lui.

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