Continuano a inasprirsi i rapporti tra la Russia e l’occidente, come emerge dalle recenti dichiarazioni di Anatoly Antonov, l’ambasciatore russo negli Stati Uniti. “I Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno deciso di portare l’umanità sull’orlo di un Armageddon nucleare”, ha dichiarato a Washington. Con queste parole ha replicato alle dichiarazioni di alti funzionari statunitensi che avrebbero minimizzato i rischi derivanti dall’uso delle munizioni all’uranio impoverito, ormai diffuse da decenni. “Commentare questo tipo di assurdità è davvero difficile. Le autorità statunitensi hanno raggiunto un nuovo minimo con le loro dichiarazioni irresponsabili”, ha aggiunto Antonov. L’invio di munizioni all’uranio impoverito a Kiev è stato annunciato da Londra e ha sollevato parecchie polemiche, soprattutto da parte della Russia. Anche se nessuno studio ha confermato la capacità di queste munizioni di causare delle malattie, vari reduci delle guerre in cui sono state usate (come quella in Iraq) ha visto le proprie condizioni di salute peggiorare.
Medvedev: “L’occidente interferirà nelle elezioni in Russia”
Anche Dimitry Medvedev, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, è tornato a puntare il dito contro l’occidente poche ore dopo aver evidenziato il rischio di una “apocalisse nucleare”. Si è soffermato, in particolare, sulle elezioni presidenziali russe del 2024 e sulla possibilità che l’occidente le manipoli. “Di sicuro i Paesi occidentali proveranno a interferire, come hanno sempre fatto apertamente dal crollo dell’Unione Sovietica in poi” ha dichiarato nel corso di un’intervista con le agenzia di stampa russe. Per Medvedev, l’occidente non desidera altro che distruggere la Russia come Paese. “Vogliono destabilizzare la situazione politica, dividere il Paese, negoziare con ciascuna di queste parti, denuclearizzarlo e smilitarizzarlo, per poi venire a offrire i propri servizi”, ha affermato. Ha poi aggiunto che alcuni Paesi “capiscono solo il linguaggio della forza. Perciò non ha senso negoziare con questi o con associazioni di nazioni”.
Operatori di droni ucraini uccisi vicino a Donetsk
Nel frattempo, nelle vicinanze di Donetsk le truppe russe hanno individuato e ucciso in equipaggio di operatori di droni ucraini. “Equipaggi di portaerei corazzati APC-82 di un reggimento motorizzato, nel corso di operazioni offensive unite nell’insediamento di Maryinka, vicino a Donetsk, hanno rilevato un luogo in cui i militari ucraini hanno lanciato e azionato veicoli aerei senza pilota. I nazionalisti hanno usato un’abitazione monofamiliare a due piani come copertura. L’equipaggio degli operatori di veicoli aerei senza equipaggio è stato distrutto con gli armamenti standard degli APC”, ha spiegato alla Tass Ivan Bigma, portavoce del gruppo tattico Sud.