In Regno Unito è nato un bambino con il Dna di tre persone. Si tratta di una tecnica di concepimento nota come trattamento di donazione mitocondriale (MDT), ovvero un modello di fecondazione in vitro che ha permesso di utilizzare una piccola percentuale di Dna di una donatrice per evitare lo sviluppo di gravi malattie ereditarie per il bambino.
Una procedura per evitare la trasmissione di gravi malattie genetiche
Questa tecnica è stata utilizzata per evitare che il bambino potesse soffrire di malattie di cui la mamma risulta portatrice e che queste potessero essere per lui fatali, anche dopo alcuni giorni o addirittura ore dalla nascita. Infatti, la particolare procedura, attraverso l’utilizzo di una parte del Dna del donatore, ha permesso la creazione di mitocondri efficaci, rilevanti per un Dna del bambino sano.
La procedura di fertilizzazione in vitro (FIVET / IVF) conosciuta anche come Spindle Nuclear Transfer o Terapia sostitutiva mitocondriale (MRT), ha utilizzato una piccolissima parte del tessuto degli ovuli di una donatrice per creare embrioni privi della mutazione dannosa.
Solo lo 0,2% del Dna proviene dalla donatrice
Attraverso questa tecnica è stato combinato sperma e ovocita dei genitori biologici con i mitocondri prelevati dall’ovulo della donatrice. Gli esperti hanno sottolineato che il 99,8% del Dna dei bambini nati attraverso questa procedura proviene dai genitori biologici e quindi solo lo 0,2 % dalla donatrice, circa 37 geni. Dopo il processo di trasferimento, i geni sani vengono impiantati insieme all’ovulo e l’insieme cromosomico nell’utero e viene avviata la gravidanza. La procedura non influisce sui tratti estetici del bambino e il donatore non può essere considerato un “terzo genitore”.
Il primo caso nel 2026
Il primo caso di un bambino, Abrahim Hassan, nato con il Dna di tre persone, risale al 2016 in Messico. La madre era portatrice dei geni responsabili della Sindrome di Leigh o encefalopatia necrotizzante subacuta. Secondo gli esperti, circa un bambino su 6mila è affetto da disturbi mitocondriali. Nel 2015, il Parlamento britannico ha modificato la legge per consentire la procedura.
Il modello di terapia sostitutiva mitocondriale (MRT), è stato introdotto dai medici del Newcastle Fertility Centre, nel Regno Unito, con l’obiettivo di aiutare le donne con mitocondri mutati a concepire bambini senza malattie ereditarie. La stessa clinica è diventata, nel 2017 il primo e unico centro nazionale autorizzato a eseguirle, con i primi casi approvati nel 2018. È la Human Fertilization and Embryology Authority (Hfea) a dare l’approvazione. Sono almeno 3o i casi approvati.