La Russia risponderà in caso di schieramento di basi Nato in Svezia e Finlandia. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, commentando con i giornalisti nel corso della sua visita ad Ashgabat in Turkmenistan dove si è svolto il vertice dei cinque Paesi rivieraschi del Mar Caspio. “Dovrebbero capire che prima non c’erano minacce per loro. Ora, nel caso di un dispiegamento di contingenti militari e di infrastrutture della Nato, saremo costretti a rispondere in modo speculare e creare le stesse minacce ai territori da cui vengono create minacce per noi”.
Putin ha quindi affermato di non poter escludere future tensioni nelle relazioni di Mosca con Helsinki e Stoccolma per la loro adesione alla Nato. “Per noi, l’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato non è affatto la stessa cosa rispetto all’adesione dell’Ucraina” alla Nato. “Sono cose completamente diverse”, ha sottolineato il leader del Cremlino. “Lo capiscono molto bene. Stanno semplicemente gettando questa tesi nell’opinione pubblica per dimostrare che sì, la Russia non voleva, e ora è stata costretta a subire” questo doppio ingresso nella Nato. “No. Questa è una cosa completamente diversa”, ha concluso.
Per via dell’azione di Putin, la guerra potrebbe durare “per un lungo periodo”
Nel frattempo, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica “ha di nuovo perso la connessione remota con i suoi sistemi di sorveglianza dei dispositivi di sicurezza installati nella centrale nucleare di Zaporizhzhya, in Ucraina. Ciò sottolinea la necessità che l’Aiea visiti la struttura nel prossimo futuro”, ha detto il direttore generale dell’agenzia, Rafael Grossi. Lo riporta l’Aiea in un tweet pubblicato ieri sera.
Vladimir Putin vuole ancora impadronirsi della maggior parte dell’Ucraina, ma le sue forze armate sono degradate dai combattimenti in corso. Per questo potrebbero ottenere guadagni territoriali solo nel breve termine, con il rischio che la guerra si protragga “per un lungo periodo”. Lo ha detto, riferisce Reuters, la direttrice dell’intelligence degli Stati Uniti, Avril Haines, delineando la valutazione dei servizi statunitensi sulla guerra in corso in Ucraina da più di quattro mesi.