Un Primo Maggio che “batterà tutti i record degli ultimi trent’anni”, questo è stato promesso da Sophie Binet, segretaria generale della CGT – Confédération générale du travail – poche ore prima della partenza del corteo a Parigi.
“Non si tratta di un’ultima resistenza. Martedì i sindacati vorranno decidere cosa fare dopo, in un contesto di divergenze di vedute sugli inviti dell’esecutivo a riprendere i negoziati su altri temi” afferma Laurent Berger della CFDT – Confédération française démocratique du travail -.
Pur senza raggiungere i livelli di fine gennaio, in effetti ieri la mobilitazione per il Primo Maggio è stata massiccia nelle strade delle grandi città – Parigi, Nantes, Tolosa e Bordeaux – così come in quelle piccole. Secondo il Ministero dell’Interno, 540 persone sono state arrestate e 406 poliziotti e gendarmi sono rimasti feriti.
Le mobilitazioni nelle principali città francesi per il Primo Maggio
La CGT ha contato 2,3 milioni di manifestanti in Francia, di cui 550.000 a Parigi, mentre il Ministero dell’Interno ne ha contati 782mila, di cui 112mila solo nella capitale.
Un numero di persone da sette a dieci volte superiore a quello del 2022, e supera anche la mobilitazione del 2009, data del precedente Primo Maggio congiunto degli otto principali sindacati in cui la CGT contò 1,2 milioni di manifestanti, mentre la polizia solo 456mila.
A Parigi, Lione e Nantes le dimensioni dei cortei sono state oscurate all’inizio del percorso dalla presenza di numerosi black block e dalle forze dell’ordine.
Nella capitale sono stati schierati 5000 poliziotti e gendarmi e a Nantes numerosi proiettili sono stati lanciati contro la prefettura e il consiglio dipartimentale della Loira Atlantica, oltre che contro la polizia, la quale ha risposto con esplosioni di gas lacrimogeni, granate stordenti e il lancio di palle da difesa (proiettili di gomma utilizzati già dalla polizia per contrastare i gilet gialli e, secondo alcuni, andrebbero vietati perché troppo pericolosi).
In ogni scontro c’era lo stesso modus operandi: uno sciame di ombrelli aperti per permettere ai radicali di agire. A Parigi, mentre i black block passavano attraverso una densa nube di gas lacrimogeni, sono state sfondate diverse finestre ed è stato preso di mira lo stand del Partito Comunista Francese (PCF). Fabien Roussel – segretario nazionale del Partito – è stato fatto uscire in mezzo a slogan ostili e un ordigno esplosivo ha colpito lo stand.
Molti i poliziotti e i gendarmi feriti
Inoltre, durante il corteo – utilizzato anche e soprattutto per manifestare contro la riforma delle pensioni -, 259 poliziotti e gendarmi sono stati feriti e 31 casi hanno richiesto il ricovero in ospedale, come ha appreso il giornale francese Le Figaro dalla sede della polizia di Parigi.
Tra questi “un poliziotto è stato gravemente ferito, ustionato in seguito al lancio di una molotov” ha annunciato ieri sera il ministro dell’Interno Gérald Darmanin
Il poliziotto in questione, ancora in ospedale stamane, ha ricevuto ustioni di secondo grado al viso e alle mani, parti del corpo non coperte dall’uniforme ignifuga. La sua prognosi vitale non è impegnata, “ma abbiamo davvero temuto per lui” ha aggiunto Gérald Darmanin intervistato su BFMTV questo martedì mattina.
Per quanto riguarda il presunto autore della molotov, non è ancora stato arrestato. La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per “tentato omicidio contro un’autorità”, affidata al secondo distretto della polizia giudiziaria, come ha appreso Le Figaro da una fonte giudiziaria.