Guerra Russia-Ucraina, il Cremlino parla di difficoltà. In un’intervista al canale televisivo bosniaco Atv, successivamente riportata dall’agenzia Tass, il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov ha ammesso che la situazione nel Paese occupato è “molto difficile”. La Russia, infatti, sarebbe ancora molto lontana dagli obiettivi prefissati, ma ciò dipenderebbe dal fatto che “non è una guerra, ma un’operazione condotta cercando di salvare città e vite umane. L’operazione militare speciale continua. È un’operazione molto difficile e, naturalmente, alcuni obiettivi sono stati raggiunti in un anno”, ha dichiarato Peskov. Inoltre, ha aggiunto il portavoce, se all’inizio l’obiettivo dell’operazione speciale era garantire la sicurezza degli abitanti del Donbass, questo è stato raggiunto solo in parte.
Le dichiarazioni di Peskov
Nell’intervista, Peskov ha poi continuato chiarendo alcuni punti: “Questo compito è stato risolto solo parzialmente. Siamo ancora lontani dal poterlo completare. Ci sono bombardamenti da lanciatori multipli, bombardamenti su Donetsk e altre località e dobbiamo respingere il nemico a una distanza considerevole. Per questo l’operazione continuerà. Sono stati liberati territori importanti nel Donbass”. A Bakhmut, città contesa tra forze e ucraine e russe, è in corso una violenta battaglia da 9 mesi, che è di fatto la più lunga del conflitto. Tuttavia, per il portavoce del Cremlino, non ci sarebbero dubbi sul fatto che l’esercito russo, alla fine, finirà per conquistare la città. Proprio parlando della lentezza del conflitto, Peskov ha nuovamente chiarito che ciò è dovuto al fatto che la Russia non è in guerra. “Fare la guerra è una cosa completamente diversa, e significa la distruzione completa delle infrastrutture e delle città. Non lo stiamo facendo. Stiamo cercando di salvare le infrastrutture e le vite umane“.
L’incontro tra Von Der Leyen e Zelensky
Per celebrare la Giornata dell’Europa, martedì 9 maggio Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione europea, si è incontrata con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky a Kiev. Una decisione, ha spiegato la stessa, presa in risposta alla parata militare organizzata da Vladimir Putin a Mosca. Nella medesima occasione, ribadendo nuovamente il pieno sostegno all’Ucraina, ha presentato l’undicesimo pacchetto di sanzioni, che punta a piegare l’economia di Mosca, e a colpire le triangolazioni che le permettono di eludere le misure restrittive. Una cosa possibile grazie anche al sostegno di Paesi terzi. Nel punto stampa della giornata, Von Der Leyen ha promesso di “fare tutto ciò che in suo potere per erodere la macchina da guerra di Putin e le sue entrate”.