Tragico incidente in America Latina. Nel sud del Perù si è registrata una delle peggiori tragedie della storia del Paese: in una miniera d’oro, a causa di un incendio, sono morti almeno 27 lavoratori. Attraverso un comunicato, la polizia ha diffuso quanto segue: “È stato possibile entrare nella miniera per svolgere il lavoro di recupero dei corpi”, e “sono stati recuperati 12 corpi”. L’incidente è avvenuto nella città di Yanaquihua, nel dipartimento di Arequipa. Più nello specifico, nel tunnel ‘La Esperanza 1’: ad aver provocato l’incendio, sarebbe stato un cortocircuito.
La ricostruzione dell’accaduto
Secondo quanto diffuso finora, l’incidente si sarebbe verificato lo scorso sabato 6 maggio. L’incendio sarebbe stato seguito da una forte esplosione: i soccorsi, tuttavia, con l’arrivo della notte, hanno sospeso gli interventi. Tuttavia, per il momento, non si conosce né il numero esatto degli operai che al momento dell’incidente si trovavano all’interno della miniera, né si hanno informazioni su eventuali sopravvissuti. I corpi dei minatori deceduti, diversamente, saranno portati all’obitorio di Arequipa. Nella giornata di domenica 7 maggio, invece, i soccorsi hanno cercato di mettere in sicurezza il luogo: questo si trova a circa 10 ore di auto da Arequipa, e a circa 2.300 metri sul livello del mare. Sull’accaduto, condoglianze sono state espresse da Dina Boluarte, presidente del Paese, che su Twitter ha scritto: “I ministeri dell’Interno e della Difesa hanno lavorato fin dall’inizio di questa tragedia per recuperare e trasferire i corpi”.
Secondo quanto dichiarato da James Casquino, il sindaco di Yanaquihua, la maggior parte dei lavoratori sarebbe morta per ustioni e soffocamento. Secondo la versione fornita all’agenzia di stampa statale Andina, a causare il corto circuito sarebbe stata la caduta di alcune rocce. I media locali di Arequipa hanno riportato che le vittime sarebbero cadute ad una profondità di circa 100 metri in linea retta. La società Minera Yanaquihua, un’azienda di media dimensioni, gestisce la miniera: questa, che opera nel settore da 23 anni, estrae all’anno circa 15mila once d’oro.
Altre notizie sul Perù
Recentemente, erano stati registrati alcuni focolai di influenza aviaria nel Paese. Nello specifico, l’attenzione si era focalizzata intorno alla variante H5N1, che negli ultimi mesi si era dimostrata una minaccia non solo per gli uccelli, ma anche per i mammiferi. In Perù la variante aveva colpito principalmente i leoni marini: lo scorso marzo, il Servizio Nazionale delle Aree Naturali Protette dallo Stato (Sernanp) aveva riferito il decesso di 3.487 esemplari di Otaria flavescens in sette aree protette della costa. Nel Paese, il virus era stato rilevato per la prima volta a novembre nei pellicani della costa settentrionale, ma si era rapidamente diffuso anche nelle regioni del Sud del Paese, provocando il decesso di almeno 63mila uccelli.