Negli Stati Uniti è in corso uno scontro a suon di sentenze sulla pillola abortiva a base di mifepristone, uno steroide sintetico. Un giudice federale del Texas, Matthew Kacsmaryk, ha deciso di sospenderne l’approvazione da parte della Food and Drug Administration (Fda), vietandola, di fatto, in tutto il Paese. L’entrata in vigore della sentenza è stata rinviata di sette giorni per consentire al governo federale di presentare appello. Kacsmaryk, giudice federale di Amarillo nominato dall’ex presidente Donald Trump, è famoso per le sue posizioni ultra-conservatrici nei confronti dell’aborto e della comunità Lgbt.
La battaglia dei pro vita contro la pillola abortiva
La decisione di Kacsmaryk di sospendere il farmaco è arrivata in seguito alla presentazione di una petizione in tal senso da parte di alcuni gruppi anti-aborto. Quest’ultimi, dopo aver ottenuto il ribaltamento della storica sentenza Roe contro Wade, ora mirano a vietare l’aborto farmacologico. Nella loro causa, promossa da una coalizione di medici e gruppi antiabortisti, si sostiene che la Fda non abbia esaminato adeguatamente le prove scientifiche o seguito protocolli adeguati quando 23 anni fa ha approvato il mifepristone, ignorando da allora i rischi per la sicurezza del farmaco.
La sentenza contraria di Thomas O. Rice
Meno di un’ora dopo la sentenza di Kacsmaryk, Thomas O. Rice, un giudice federale dello stato di Washington nominato da Obama, ha emesso un’ingiunzione contraria che vieta alla Fda di ritirare il farmaco, perlomeno dai 12 stati democratici che hanno promosso un’azione legale per il suo mantenimento. Inoltre, il dipartimento di Giustizia americano ha annunciato che presenterà ricorso contro la sospensione dell’autorizzazione del mifepristone. Merrick Garland, il procuratore generale degli Stati Uniti, ha dichiarato che il governo “è fortemente in disaccordo con la decisione”. Quest’ultima “contrasta il giudizio degli esperti della Fda, secondo cui il mifepristone è sicuro ed efficace”. Garland ha aggiunto che il dipartimento di Giustizia “farà appello e nel frattempo chiederà una sospensiva”.
Pillola abortiva, Biden: “La mia amministrazione si opporrà a questa decisione”
Dal canto suo, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato l’intenzione di “combattere” la sentenza di Kacsmaryk sulla pillola abortiva, definendola “un tentativo senza precedenti di privare le donne delle libertà fondamentali. La mia amministrazione si opporrà a questa decisione”. La vicepresidente Kamala Harris ha aggiunto che si tratta di “un precedente pericoloso”. Per Planned Parenthood, la principale organizzazione americana per la pianificazione familiare, la sentenza è “profondamente dannosa”. Alexis McGill Johnson, presidente e amministratore delegato di Planned Parenthood Federation of America, ha parlato di “un’oltraggio che mira a limitare ulteriormente l’aborto a livello nazionale”.