Le condizioni di salute di Alexei Navalny preoccupano sempre di più. Tanto da rendere legittimo l’allarme ormai imperante che riguarda la sua stessa sopravvivenza. Questa la situazione che ha denunciato la sua portavoce Kira Yarmish, mentre le condizioni di detenzione del principale oppositore di Vladimir Putin appaiono sempre più drammatiche.
L’allarme della portavoce di Navalny
“La gente di solito evita la parola ‘morire’. Ma ora Alexey sta morendo. Nelle sue condizioni, è una questione di giorni“, ha affermato Yarmish in un dolorosissimo intervento su Twitter. Navalny sta attuando lo sciopero della fame dal 31 marzo, in aggiunta alle precarie condizioni di salute che lo accompagnano da tempo. Lo scorso 6 aprile era scattato il ricovero dovuto a “difficoltà respiratorie“, a cui si aggiungono due ernie al disco. Da qui la protesta: l’oppositore del Cremlino accusa l’amministrazione carceraria di negargli l’accesso alle medicine e anche solo ai suoi medici di fiducia.
La sua dottoressa personale, Anastassia Vassilieva e altri tre medici, tra cui un cardiologo, hanno richiesto l’accesso immediato a Navalny. A tale scopo hanno inviato una lettera ai servizi carcerari russi. A rendere pubblica la richiesta è stata proprio Vassilieva, che ha diffuso il tutto tramite Twitter. A suo giudizio, il livello di concentrazione di potassio nel sangue del celebre detenuto ha raggiunto un livello “critico“. “Questo significa – ha spiegato – che possono verificarsi una compromissione della funzione renale e gravi problemi del ritmo cardiaco, che possono sopraggiungere da un minuto all’altro“.
Un appello a Putin: lo firmano in 70 attori e artisti
Il timore, in altre parole, è che Navalny possa essere “da un momento all’altro” stroncato da un arresto cardiaco. “Un paziente con un tale livello di potassio dovrebbe essere ricoverato in terapia intensiva. Perché l’aritmia che può risultare fatale può svilupparsi in qualsiasi momento“, ha aggiunto su Facebook il cardiologo Iarolav Achikhmine.
Nel frattempo è scattato l’appello da parte di molte figure del mondo civile, in Russia e non solo. “Ci appelliamo a lei signor presidente affinché Navalny riceva immediatamente attenzione medica adeguata e le cure urgenti di cui ha bisogno e alle quali ha diritto come tutti i cittadini russi“. Questo il contenuto dell’appello che 70 artisti, scrittori e attori hanno indirizzato a Putin. Tra i firmatari i premi Nobel per la Letteratura Svetlana Alexievitch e Salman Rushdie. Ma anche J.M. Coetzee, Jude Law, Vanessa Redgrave, J.K. Rowling, Arundhati Roy. “Situazione totalmente ingiusta“, ha commentato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.