Ci sono stati almeno 32 feriti. Sono in corso degli accertamenti sul possibile impatto ambientale dell’incidente
Nel Mare del Nord è avvenuto un grave incidente che ha suscitato preoccupazioni a livello internazionale. Nelle prime ore del mattino, al largo delle coste britanniche, una collisione tra una nave petroliera e un cargo ha provocato un incendio a bordo della prima, ferendo almeno 32 membri dell’equipaggio. Le operazioni di soccorso, coordinate dalla Guardia Costiera britannica, sono state attivate immediatamente per gestire la situazione e valutare il possibile impatto ambientale dell’incidente.
Dettagli della collisione tra la petroliera e il cargo
L’allerta è stata lanciata poco prima delle 10:00, ora locale, come riportato in un comunicato ufficiale della Guardia Costiera. L’incidente ha visto coinvolte la petroliera Stena Immaculate e il cargo Solong. La petroliera sembrava essere ancorata quando il cargo, navigando a una velocità di circa 16 nodi, ha impattato la sua fiancata. Ciò ha sollevato interrogativi sulla dinamica della collisione, poiché le condizioni meteorologiche erano favorevoli e il mare non presentava difficoltà particolari.
Attività di soccorso
Immediatamente dopo la collisione, sono state attivate operazioni di soccorso che hanno coinvolto diversi asset marittimi e aerei. Un elicottero è decollato da Humberside, mentre imbarcazioni da Skegness, Bridlington, Mapplethorpe e Cleethorpes sono state inviate per supportare le operazioni. La Guardia Costiera ha confermato che l’intero equipaggio della petroliera è stato tratto in salvo e riportato a terra, riducendo le preoccupazioni di possibili vittime. Tuttavia, la situazione rimane critica per il cargo Solong, il cui equipaggio non è stato completamente localizzato. Le notizie iniziali segnalano che ci sono state almeno 32 persone ferite, molte delle quali sono già state portate in porti sicuri per ricevere assistenza medica.
Impatto ambientale e valutazioni
La Guardia Costiera britannica ha avviato un’indagine per valutare l’impatto ambientale dell’incidente, con particolare attenzione al rischio di inquinamento. La possibilità di sversamenti di carburante o di sostanze chimiche tossiche nel Mare del Nord rappresenta una seria preoccupazione, data l’importanza ecologica di questa area marina.
Gli esperti hanno sottolineato che, se non gestito correttamente, un incidente come questo potrebbe avere conseguenze devastanti per la fauna e la flora marina. Secondo dati recenti dell’European Marine Environment Protection Agency, il Mare del Nord è habitat di molte specie vulnerabili e protette, rendendo cruciale una risposta rapida ed efficace in caso di incidenti marittimi.
A chi appartengono la nave petroliera e il cargo?
Le due navi coinvolte nell’incidente hanno origini diverse. La Stena Immaculate, di proprietà della compagnia svedese Stena Bulk, è registrata sotto bandiera statunitense e opera sotto il controllo di un affittuario californiano, Crowley. Questa petroliera è una delle poche unità civili autorizzate anche al trasporto di carburante per le forze armate statunitensi, sebbene non ci siano conferme che fosse impegnata in tale attività durante il viaggio attuale. D’altra parte, il cargo Solong appartiene a un’armatrice tedesca e batte bandiera portoghese, essendo attualmente in affitto da un’azienda portoghese. La registrazione sotto bandiera portoghese solleva questioni sulla regolamentazione e sulla responsabilità in caso di incidenti marittimi.
Le conseguenze di un incidente come questo possono essere di vasta portata, non solo per i marittimi coinvolti ma anche per l’ecosistema marino e le attività economiche locali. Se dovesse verificarsi un inquinamento significativo, le comunità costiere potrebbero affrontare sfide economiche e ambientali per anni a venire. La pesca commerciale e il turismo, settori cruciali per l’economia di molte aree costiere britanniche, potrebbero subire gravi ripercussioni.