Maduro ha anticipato il Natale in Venezuela per sollevare il morale della popolazione e distogliere l’attenzione dalle crisi economiche e sociali
Lunedì Nicolás Maduro, presidente del Venezuela, ha annunciato l’anticipo dei festeggiamenti per il Natale al primo ottobre. Questa mossa sembra mirata a recuperare consenso in un periodo in cui la sua popolarità è molto bassa, a causa delle proteste antigovernative in corso.
Tradizionalmente, nelle settimane precedenti al Natale, il regime venezuelano intensifica la distribuzione di aiuti nei quartieri più poveri, una misura ben accolta dalla popolazione.
Maduro anticipa i festeggiamenti per il Natale, perché?
L’annuncio è stato dato durante il programma televisivo Con Maduro +, trasmesso su Globovisión, in cui il presidente parla alla nazione. Maduro ha dichiarato:
«È settembre e si sente già il profumo di Natale. Quest’anno, come segno di gratitudine, ho deciso di anticipare il Natale al primo ottobre. Il Natale è arrivato per tutti e tutte, con pace, felicità e sicurezza!»
Maduro ha giustificato l’anticipo del Natale come un ringraziamento ai venezuelani per aver contribuito a “mantenere la pace” durante il gigantesco blackout che, venerdì scorso, ha paralizzato il paese. Inoltre, ha accusato nuovamente l’opposizione di essere responsabile del collasso della rete elettrica, accuse prive di fondamento.
Nicolás Maduro governa il Venezuela in modo autoritario dal 2013 ed è stato recentemente rieletto con accuse di brogli diffusi. Lo stesso giorno in cui è andato in onda il suo messaggio, un tribunale ha emesso un mandato di arresto per Edmundo González Urrutia, candidato dell’opposizione alle ultime elezioni, con accuse di sabotaggio, che, come altre, sembrano prive di fondamento.
Non è la prima volta che Maduro anticipa le festività natalizie: lo aveva già fatto nel 2020, iniziando il 15 ottobre, e nel 2021, cominciando i festeggiamenti il 4 ottobre.
Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha annunciato che i festeggiamenti di Natale inizieranno il 1 ottobre invece di dicembre, spiegando che è un segno di gratitudine verso i cittadini e per creare “un clima di pace, felicità e sicurezza”. L’annuncio arriva in un periodo di forte instabilità politica e tensione dovuta ai risultati delle elezioni presidenziali del 28 luglio, segnate da accuse di brogli. Poche ore prima, la procura venezuelana aveva emesso un ordine di arresto per il candidato dell’opposizione Edmundo González Urrutia, accusato di falsificazione di documenti e cospirazione. Maduro si insedierà nuovamente il 10 gennaio 2025.
“Settembre sta arrivando e mi sono detto: è settembre e già profuma di Natale. Ed è per questo che quest’anno in omaggio a voi, in segno di gratitudine nei vostri confronti, decreterò l’anticipo del Natale al 1° ottobre. Il Natale è arrivato per tutti, con pace, felicità e sicurezza”
Queste parole di Nicolás Maduro sono state pronunciate durante il programma televisivo “Con Maduro+” il 2 settembre. Non è la prima volta che il presidente venezuelano decide di anticipare il Natale: la prima occasione fu nel 2013, dopo la morte dell’ex presidente Hugo Chavez; poi nel 2020, con i festeggiamenti iniziati il 15 ottobre, e nel 2021, quando scelse il 4 ottobre.
L’anticipo del Natale non modifica formalmente la data del 25 dicembre, ma anticipa i festeggiamenti, comprese le decorazioni natalizie negli spazi pubblici e, soprattutto, l’avvio della distribuzione di aiuti nei quartieri più poveri. Durante le festività, infatti, aumenta la fornitura di provviste alimentari alla popolazione, inclusi alimenti costosi come la carne. Il governo eroga anche il bonus per i dipendenti statali, chiamato el aguinaldo, simile alla tredicesima, per aiutare a coprire le spese del periodo natalizio. Questo bonus serve a sostenere l’acquisto di regali e ingredienti per la cena di Natale, tra cui il pernil (carne di maiale tipica delle festività venezuelane) e le cipolle.
I cittadini venezuelani non sanno ancora con certezza come e quando sarà erogato el aguinaldo, dopo l’annuncio del presidente Maduro. Quest’anno il bonus potrebbe arrivare in anticipo ma frazionato, cioè distribuito in rate, a partire da ottobre.
L’anticipo del Natale sembra essere legato alla volontà di Maduro di mitigare la difficile situazione sociale, caratterizzata da malcontento e povertà diffusa nel paese.
Dopo l’annuncio di Nicolás Maduro, la Conferenza Episcopale Venezuelana (CEV) ha reagito duramente, condannando la decisione e ribadendo che il Natale è una celebrazione universale stabilita dall’autorità ecclesiastica, con inizio liturgico il 25 dicembre. La CEV ha sottolineato che queste festività non possono essere strumentalizzate per fini politici o di propaganda.
La Conferenza ha inoltre ricordato le date ufficiali per il Natale: l’inizio dell’Avvento il 1° dicembre e il “tempo liturgico” del Natale, che inizierà il 25 dicembre e si concluderà il 6 gennaio 2025.