Macron potrebbe restare presidente anche in caso di sconfitta alle elezioni: lo scenario della “cohabitation”

Il rappresentante dell’Eliseo allontana la prospettiva delle dimissioni, ma la possibilità di coabitare con un capo del governo del Rassemblement National si fa sempre più concreta

In una conferenza stampa tenutasi a Parigi, il Presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato la decisione di sciogliere l’Assemblea nazionale e convocare elezioni anticipate il 30 giugno. Questa scelta, come ha spiegato Macron, è stata dettata dall’esito disastroso delle elezioni europee in Francia, dove le forze estremiste hanno ottenuto il 50% dei voti, di cui il 40% è andato all’estrema destra. “Cadono le maschere, si capirà chi vuole far prosperare il suo orticello e chi vuole far prosperare la Francia,” ha dichiarato Macron, sottolineando l’importanza di restituire la parola al popolo sovrano. Ha inoltre ribadito che due terzi dei francesi sono favorevoli alla convocazione delle elezioni, giustificando la sua scelta come l’unica decisione possibile in questo contesto.

La necessità di un “processo di chiarimento”

Macron ha difeso con forza la sua decisione di avviare un “processo di chiarimento,” un iter che, a suo dire, è stato richiesto dai francesi con il loro voto alle elezioni europee. “Restituire la parola al popolo non è mai un passo non democratico,” ha affermato, aggiungendo che rispetterà le conseguenze delle elezioni legislative e nominerà un Primo ministro scelto in funzione dell’esito del voto. Il presidente ha anche riconosciuto la sua responsabilità per non aver offerto risposte rapide e radicali alle inquietudini dei francesi.

Una Federazione contro gli estremisti

Per contrastare l’ascesa delle forze estremiste, Macron ha proposto la creazione di una “federazione di progetti” con tutti gli esponenti politici che non si riconoscono nella febbre estremista e che possono lavorare per costruire e governare la Francia. Ha criticato i partiti estremisti per le loro posizioni contraddittorie su temi importanti come Ucraina, Medio Oriente, nucleare ed energia, sollecitando i francesi ad allontanarcisi. “Dopo le elezioni dovremo avere un dialogo aperto per capire come servire meglio la Francia,” ha detto ancora. “Non entro nelle istruzioni del voto, non è il mio ruolo,” ha affermato nella conferenza stampa.

Critiche alla destra repubblicana

Nel suo discorso, Macron ha attaccato l’alleanza tra la destra repubblicana (LR) e il RN. “La destra repubblicana, o almeno colui che la guida, si è appena alleata con l’estrema destra,” ha dichiarato, accusando il leader dei Repubblicani, Eric Ciotti, di voltare le spalle all’eredità di figure storiche come De Gaulle, Chirac e Sarkozy. Macron ha ribadito che il ritorno al popolo sovrano è l’unica decisione repubblicana in questo frangente.

Macron ha anche sottolineato che molti di coloro che hanno votato per il RN non condividono necessariamente le politiche del partito di estrema destra. “Hanno solo espresso collera,” ha spiegato, precisando che “il segnale è stato ricevuto.” Il presidente ha messo in dubbio la capacità del RN di risolvere i problemi concreti dei cittadini, affermando che il progetto del RN “non risponderà all’insicurezza in cui molti vivono”.

Macron: “Niente dimissioni”

Rispondendo a chi gli chiedeva se intende dimettersi in caso di sconfitta alle elezioni legislative, Macron ha categoricamente escluso questa possibilità. “È assurdo che io mi dimetta,” ha affermato, ricordando che il mandato presidenziale è di cinque anni e che le elezioni si sono svolte nel 2022. “Non c’è nessun dubbio in proposito,” ha aggiunto, sottolineando la stabilità istituzionale come un valore fondamentale.

Un appello alla fermezza e ai valori repubblicani

Macron ha aperto la campagna elettorale invocando maggiore fermezza su temi come la sicurezza e i problemi posti dai minori non accompagnati, ma sempre nel quadro dei valori repubblicani. Ha sottolineato l’importanza della protezione dei valori repubblicani attraverso l’educazione di cittadini liberi, affrontando anche questioni come la laicità e l’integrazione.

Marine le Pen, leader del partito Rassemblement National
Foto EPA/TERESA SUAREZ

“Educare cittadine e cittadini liberi” è uno dei punti cardine del suo discorso, insistendo sul fatto che la protezione dei valori repubblicani si gioca sui tempi lunghi. Ha sottolineato che la sicurezza deve essere garantita, ma senza compromettere i principi repubblicani. Macron ha ribadito che non farà campagna elettorale attivamente, come non ha fatto nel 2017 e nel 2022. “Il presidente non deve fare campagna elettorale. Oggi nel contesto in cui viviamo è importante sia dare la direzione che il metodo,” ha aggiunto.

Nessun confronto con Le Pen

Il presidente ha anche chiarito che non intende partecipare a un dibattito con Marine Le Pen. “Il Presidente non deve fare campagna elettorale, ma offrire un obiettivo e una visione,” ha affermato, aggiungendo che il suo ruolo è fornire una direzione per il paese e non entrare nei dettagli della campagna elettorale. Macron ha ricordato che aveva offerto un confronto con Le Pen prima delle elezioni europee, ma lei non si era presentata. “La signora Le Pen vuole giocarsi le presidenziali dicendo che avrei dovuto dimettermi. La invito dunque a rileggere la costituzione. Quindi, è no,” ha dichiarato.

La prospettiva della “Cohabitation”

Se le prossime elezioni per rinnovare l’Assemblea nazionale rifletteranno l’ottimo risultato dell’estrema destra alle europee, il risultato sarebbe un presidente e un capo del governo di partiti diversi. È una situazione che si è già verificata in passato: è la cosiddetta “cohabitation”, una situazione nella quale il presidente ha solitamente grande difficoltà a portare avanti il proprio programma politico, nonostante tra i suoi poteri ci sia anche quello di promulgare o porre temporaneamente il veto alle leggi. Macron ha riconosciuto questa possibilità, ribadendo che rispetterà le conseguenze delle elezioni legislative e nominerà un Primo ministro scelto in funzione dell’esito del voto. “Me ne assumo la responsabilità,” ha affermato.

Investimenti nel futuro della Francia

Il presidente ha delineato alcune priorità per il prossimo governo, sottolineando la necessità di investire nella sanità, ricostruire la scuola repubblicana e affrontare la questione della dipendenza dall’online dei giovani. “Il lavoro dovrà essere pagato maggiormente,” ha sottolineato Macron, indicando l’importanza di migliorare le condizioni economiche e sociali del paese.

Macron ha proposto la costruzione di otto nuovi reattori nucleari, necessari per la transizione verso la decarbonizzazione. Ha denunciato le posizioni anti-ambientaliste sia dell’estrema destra che dell’estrema sinistra, sottolineando l’importanza di un percorso ambientalista credibile per il futuro del paese. “L’estrema destra ci spiega che dobbiamo scegliere fra ambientalismo ed economia. Si tratta di una rinuncia al progetto ambientalista,” ha affermato, criticando anche l’estrema sinistra per la loro politica di uscita dal nucleare e detassazione irragionevole.

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