Ore di tensione a Londra, dove un incendio è divampato in un palazzo di edilizia popolare di 19 piani, situato nel quartiere Poplar, nella zona sud est della città. Grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco, tutto si è risolto per il meglio. Le fiamme sono state domate e non si registrano né vittime né ricoverati in ospedale.
Cos’è successo?
I primi a dare notizia dell’incendio (su Twitter) sono stati i Vigili del Fuoco di Londra, intervenuti in gran numero per domare le fiamme. Si parla di oltre cento pompieri e venti mezzi. L’incendio ha colpito soprattutto l’ottavo, il nono e il decimo piano dell’edificio. “Venti autopompe e circa 125 Vigili del Fuoco sono stati chiamati per domare le fiamme”, ha spiegato un portavoce dei Vigili del Fuoco. Sul luogo erano presenti anche varie ambulanze. Tutti i residenti del condominio sono stati prontamente allontanati dalle abitazioni.
Le fiamme si sono sprigionate nella Torre D del New Providence Wharf Estate, un complesso di nuova costruzione che in totale conta diverse torri, 1.535 appartamenti e un hotel della catena Radisson Blu hotel, coinvolgendo parte dell’ottavo, del nono e del decimo piano.
Potrebbe esserci un punto in comune con l’incendio del 2017
Secondo quanto riferito da alcuni media inglesi, il palazzo in cui sono divampate le fiamme avrebbe lo stesso rivestimento usato anche per la Grenfell Tower, dove nel giugno 2017 scoppiò un terribile incendio che causò la morte di 72 persone. Tra le vittime ci furono anche due italiani: Gloria Trevisan e Marco Gottardi. Per sicurezza, sul posto sono accorse anche alcune ambulanze del London Ambulance Service HART, con a bordo paramedici specializzati negli interventi in condizioni pericolose.
L’impresa costruttrice del palazzo, Ballymore, non ha confermato l’utilizzo dello stesso rivestimento della Grenfell Tower. Ciò non ha comunque impedito al deputato del collegio locale, Ed Devey, di polemizzare con il governo tory di Boris Johnson. L’uomo, leader del Partito Liberaldemocratico, ha accusato l’esecutivo di non aver ancora garantito “la rimozione di tutti i pannelli esterni a rischio” da ciascun palazzo britannico.