[scJWP IdVideo=”UGQfXcZp-Waf8YzTy”]
“Il Joint Terrorism Analysis Center ha aumentato il livello di minaccia del Regno Unito da ‘sostanziale’ a ‘grave’, il che significa che un attacco è altamente probabile”. Lo ha detto il premier britannico, Boris Johnson, commentando in conferenza stampa l’attentato davanti al Women’s Hospital di Liverpool. Dove cioè l’esplosione di un ordigno a bordo di un taxi ha provocato la morte di un uomo (il sospetto attentatore) e il ferimento del tassista.
Liverpool, Johnson: “Non ci faremo intimorire”
“Ma ciò che ieri ha dimostrato è che il popolo britannico non sarà mai intimidito dal terrorismo. Non cederemo mai a chi cerca di dividerci con atti di violenza insensati. Le nostre libertà e il nostro stile di vita prevarranno sempre“, ha aggiunto Johnson. La polizia britannica ha classificato ufficialmente l’attentato di Liverpool come un atto terroristico e ha arrestato quattro uomini fra i 21 e i 29 anni. I media britannici hanno invece indicato il tassista, David Perry, come “un eroe”.
Ad annunciarlo in un briefing è stato Russ Jackson, capo dell’antiterrorismo nel Nord-Ovest dell’Inghilterra. Jackson ha parlato dell’esplosione di un ordigno “rudimentale” e ha precisato che il movente di chi lo ha confezionato “deve essere ancora compreso”. Non ha tuttavia escluso che l’obiettivo potesse essere una delle commemorazioni del Remembrance Day, ricorrenza nella quale il Regno Unito e i Paesi del Commonwealth ricordano i caduti di guerra.
ll sospetto di un attacco al Remembrance Day
L’evento era in corso proprio ieri mattina non lontano dal Liverpool Women’s Hospital, davanti al quale è avvenuta la deflagrazione. “Siamo consapevoli del fatto che vi fossero in corso eventi del Remembrance Day a poca distanza. Non possiamo al momento trarre conclusioni, ma è una linea d’indagine che stiamo seguendo”, si è limitato a dire al riguardo.
Le quattro persone finite in manette sono dei presunti fiancheggiatori dell’attentatore. Ieri sera, gli agenti hanno infine perquisito, insieme ai reparti speciali, un’abitazione di Liverpool. Secondo la polizia, si tratterebbe del luogo in cui sarebbe stato preparato e conservato l’esplosivo.