Dopo il via libera del Governo italiano, che il 3 giugno ha riaperto ufficialmente le frontiere nazionali ai Paesi dell’area Schengen, sembra essere sempre più vicino il ripristino della libera circolazione in Europa. Secondo la commissaria agli Affari interni Ue, Ylva Johansson, “la situazione sanitaria dovrebbe poter permettere un ritorno al funzionamento integrale dello spazio Schengen di qui alla fine del mese di giugno”. “Continueremo a lavorare con gli Stati membri in quell’ottica”, ha ribadito il portavoce per gli Affari Interni, Adalbert Jahnz, durante il briefing online con la stampa a Bruxelles. “Vogliamo permettere agli europei di viaggiare liberamente il più rapidamente possibile, tenendo conto della situazione sanitaria”.
La Commissione europea sembra, quindi, aver accolto con favore l’appello dei presidenti Giuseppe Conte e Pedro Sanchez, che in una lettera diretta alla presidente Ursula Von der Leyen, hanno chiesto che i controlli alle frontiere tra i Paesi Ue siano eliminati il prima possibile.
“Abbiamo ricevuto la lettera dei primi ministri di Italia e Spagna e risponderemo, secondo le procedure in vigore”, ha dichiarato il portavoce. “Per quanto riguarda in generale la questione dell’approccio coordinato al ritorno pieno e intero alla libertà di circolazione e alla rimozione dei controlli alle frontiere interne, abbiamo adottato il 13 maggio una comunicazione a questo riguardo”.
“Lavoriamo in modo molto intenso con gli Stati membri e con gli Stati dell’area Schengen per mettere in opera questo approccio”, ha concluso Jahnz.
Nella lettera diretta alla presidente della Commissione europea, Conte e Sánchez propongono che il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) contribuisca a stabilire i criteri che consentano una riapertura in condizioni di sicurezza. “È necessario stabilire criteri sanitari comuni in tutta l’Unione europea per i trasporti, con protocolli concordati da tutti”, sottolineano i primi ministri di Italia e Spagna. “Molti dei nostri Stati membri si avvicinano alla data precisa per la riapertura delle loro frontiere alla mobilità turistica. Da come questo processo verrà portato a compimento dipenderà la percezione che i nostri cittadini avranno del ruolo centrale della Ue in tutte la crisi”, concludono Conte e Sánchez.
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