Sono trascorsi sette anni da quando i cittadini del Regno Unito sono stati chiamati a esprimersi in merito all’eventuale fuoriuscita della loro nazione dall’Unione europea. La maggior parte dei votanti ha scelto “leave”, decisione che nel 2020 ha portato all’effettivo abbandono dell’Ue da parte dell’Uk. Negli ultimi tre anni le conseguenze della scelta sono diventate evidenti, nel bene e nel male, e ora, con il senno di poi, non tutti i cittadini britannici esprimerebbero una preferenza uguale a quella del 2016. Lo indica l’ultimo sondaggio sul tema condotto da YouGov.
La delusione nei confronti della Brexit è cresciuta
Il 57% degli inglesi intervistati ha dichiarato che il risultato del referendum è stato quello sbagliato, soprattutto considerando gli esigui benefici economici apportati dall’uscita dall’Unione europea. In gergo, la delusione legata alla Brexit è chiamata “Bregret” e nel 2023 è più diffusa che mai.
Appena il 32% di chi ha partecipato al sondaggio di YouGov si è detto soddisfatto delle conseguenze del referendum. Ipotizzando uno scenario in cui la Brexit non è mai avvenuta, se oggi fosse proposta una votazione uguale a quella del 2016, ben il 55% degli intervistati voterebbe per restare nell’Unione europea. Solo il 31% preferirebbe un Regno Unito lontano da Bruxelles.
I presunti benefici economici
A maggio, il primo ministro Rishi Sunak ha dichiarato che la Brexit sta portando dei benefici, come i tagli all’imposta sul valore aggiunto, che dovrebbe rendere più economici la birra e i prodotti per l’igiene personale. Ha anche citato come esempio virtuoso i porti franchi del Regno Unito, che però gli economisti dubitano possano risollevare più di tanto l’economia britannica. Al massimo potrebbero avere dei benefici limitati per quanto riguarda lo sviluppo regionale.
Gli investimenti del Regno Unito sono cresciuti a malapena dalla metà del 2016 in poi e questa è una differenza importante rispetto ad altre economie avanzate. Gli ecomomisti che supportano la Brexit ritengono che questa stagnazione dipenda alla crescita importante dei capitali avvenuta prima del referendum, che non avrebbe potuto continuare in eterno. I più critici nei confronti della fuoriuscita dall’Ue, invece, hanno individuato proprio nella Brexit una delle cause principali della mancata crescita.
La Brexit è stata un fallimento?
Il sondaggio di YouGov ha coinvolto oltre duemila cittadini del Regno Unito. Il 63% di questo campione ha espresso la convinzione che la Brexit sia stata più un fallimento che un successo e l’opinione contraria è stata sostenuta solo dal 12% degli intervistati. Infine, per il 18% dei partecipanti è impossibile definire la Brexit un trionfo o una sconfitta.