Ha solo 39 anni il nuovo braccio del destro del tycoon, ma tra missioni in Iraq, libri best seller e una carriera politica in forte ascesa, J.D. Vance si è già fatto un nome tra i repubblicani con le sue posizioni conservatrici
Donald Trump ha fatto la sua scelta: J.D. Vance, senatore dell’Ohio, è il candidato alla vicepresidenza degli Stati Uniti per le elezioni del 2024. Questa decisione, annunciata durante la convention repubblicana a Milwaukee, segna un punto di svolta nella campagna elettorale del tycoon. Vance, ex corrispondente militare in Iraq e laureato in legge a Yale, rappresenta una figura giovane e dinamica che potrebbe rivelarsi decisiva nella corsa alla Casa Bianca. Ma chi è davvero J.D. Vance, e come è arrivato a diventare il braccio destoa di Trump?
La carriera di J.D. Vance
James David Vance, meglio conosciuto come J.D. Vance, è nato il 2 agosto 1984 a Middletown, Ohio. Di origini scozzesi e irlandesi, Vance ha avuto un’infanzia segnata da difficoltà economiche e sociali. Dopo il liceo, si è arruolato nei Marines, prestando servizio in Iraq come corrispondente militare. Dopo il servizio militare, Vance è tornato negli Stati Uniti per proseguire gli studi. Si è laureato in scienze politiche e filosofia presso l’Ohio State University e successivamente in legge a Yale, dove ha incontrato la sua futura moglie, Usha Chilukuri. Insieme hanno tre figli e vivono a Cincinnati, Ohio.
L’ascesa politica
La carriera politica di Vance è iniziata relativamente di recente, ma la sua ascesa è stata rapida. Nel 2016, ha pubblicato la sua autobiografia, “Hillbilly Elegy: A Memoir of a Family and Culture in Crisis”, che ha avuto un enorme successo, diventando un bestseller nella lista del New York Times. Il libro, che racconta le sue esperienze di vita e le difficoltà della classe operaia bianca negli Appalachi, lo ha reso una figura simbolica per molti americani. Da queste pagine è stato tratto inoltre il film diretto da Ron Howard Elegia americana, presentato da Netflix nel 2020.
Nel 2022, grazie anche al sostegno di Trump, Vance è stato eletto senatore dell’Ohio. Sebbene inizialmente fosse critico nei confronti di Trump, descrivendolo come troppo rigido e autoritario, col tempo ha cambiato posizione, avvicinandosi sempre più alle politiche del leader repubblicano. Questa evoluzione gli ha permesso di ottenere il supporto del tycoon e di emergere come una delle figure chiave nel panorama politico repubblicano.
La Scelta di Trump
La decisione di Trump di scegliere Vance come candidato alla vicepresidenza non è stata presa alla leggera. Durante la convention repubblicana a Milwaukee, Trump ha spiegato le ragioni della sua scelta sul suo social Truth: “Dopo una lunga riflessione, e considerando gli straordinari talenti di molti altri, ho deciso che la persona più adatta ad assumere la carica è Vance.” Con questa mossa, Trump ha mostrato di puntare su un candidato giovane, energico e capace di difendere le sue posizioni con determinazione.
Le posizioni politiche di Vance
Vance è noto per le sue posizioni conservatrici su molti temi chiave. È contrario all’aborto, ai matrimoni omosessuali e alle operazioni per cambiare il genere. Sebbene inizialmente fosse scettico riguardo alle politiche migratorie di Trump, col tempo ha adottato una linea più dura, allineandosi con il tycoon su questioni come la sicurezza delle frontiere e l’immigrazione clandestina.
Anche in tema di cambiamento climatico, Vance minimizza gli effetti negativi dell’attività umana e industriale, condividendo l’approccio scettico di Trump. Queste posizioni hanno attirato critiche da parte dei democratici, che lo accusano di essere un “estremista” e un'”estensione delle idee del tycoon”. Tuttavia, tra gli elettori repubblicani, Vance è visto come un difensore dei valori tradizionali e della classe operaia.
Il ruolo di Vance nella campagna elettorale
La nomina di Vance come candidato alla vicepresidenza rappresenta una mossa strategica per Trump. Vance non solo rafforza la base elettorale repubblicana, ma potrebbe anche attirare il voto della classe lavoratrice e dei veterani, grazie alla sua esperienza nei Marines e al suo impegno per le famiglie della classe operaia.
Inoltre, la presenza di Vance potrebbe risultare fondamentale per la successione a Trump, sia che la questione si ponga nel 2025 o nel 2028. La sua candidatura mette in evidenza la volontà di Trump di preparare una nuova generazione di leader repubblicani, in grado di portare avanti la sua visione politica.
Le sfide Future
I democratici sono pronti ad attaccarlo, mettendo in luce le sue posizioni radicali su temi come l’aborto e i diritti LGBTQ+. La campagna di Biden, in particolare, cercherà di dipingerlo come un estremista, lontano dalle esigenze dell’elettorato moderato. Inoltre, la scelta di Vance potrebbe non essere ben vista da tutti i repubblicani. Alcuni avrebbero preferito un candidato più moderato, capace di attirare anche gli elettori indipendenti. Tuttavia, la determinazione di Trump nel sostenere Vance suggerisce che il tycoon è convinto della sua scelta e delle sue capacità di contribuire alla vittoria repubblicana.
Vance e il contesto attuale
Il contesto politico attuale negli Stati Uniti è estremamente polarizzato. La scelta di Vance come candidato alla vicepresidenza riflette questa polarizzazione, poiché le sue posizioni sono fortemente allineate con l’ala più conservatrice del Partito Repubblicano. La sua opposizione all’aborto, ai matrimoni omosessuali e alle politiche di cambiamento climatico lo pone in netto contrasto con le politiche progressiste sostenute dai democratici.
Questa polarizzazione potrebbe sia avvantaggiare che svantaggiare la campagna di Trump-Vance. Da un lato, potrebbe rafforzare la base elettorale repubblicana, mobilitando gli elettori conservatori. Dall’altro, potrebbe alienare gli elettori moderati e indipendenti, che potrebbero percepire Vance come troppo estremo.
La vita privata di J.D. Vance
Al di fuori della politica, J.D. Vance è un marito e padre devoto. È sposato con Usha Chilukuri, un’avvocatessa di origini indiane, e insieme hanno tre figli. La famiglia Vance vive a Cincinnati, Ohio, dove Vance continua a essere attivo nella comunità locale. La sua autobiografia, “Hillbilly Elegy”, non solo ha portato alla ribalta le sue esperienze personali, ma ha anche messo in luce le difficoltà economiche e sociali che molte famiglie della classe operaia devono affrontare. Questo aspetto della sua vita ha contribuito a renderlo una figura empatica e accessibile agli occhi di molti elettori.