Sia Israele che Washington si aspettano una azione significativa da parte dell’Iran entro la prossima settimana
Da quando è scoppiata la guerra nella Striscia di Gaza il 7 ottobre 2023, l’Iran non ha mai attaccato direttamente Israele; tuttavia, vari gruppi alleati dell’Iran, come Hezbollah in Libano e gli Houthi nello Yemen, hanno ripetutamente compiuto attacchi.
L’Iran ha evitato azioni dirette per impedire che un conflitto diretto tra i due paesi potesse scatenare una guerra più ampia nella regione.
Però lunedì 1° aprile è avvenuto un bombardamento israeliano contro l’ambasciata iraniana a Damasco, in Siria, ha provocato la morte di un importante generale delle Guardie Rivoluzionarie, la principale forza militare iraniana.
Questo evento ha portato le autorità iraniane e molte fonti militari a suggerire che l’Iran potrebbe essere in fase di preparazione per un qualche tipo di attacco contro Israele, anche se non vi sono ancora certezze su come possa avvenire.
Durante il funerale di Mohammad Reza Zahedi, il generale ucciso da Israele in Siria, venerdì 31 marzo 2024, il comandante in capo delle Guardie Rivoluzionarie, Hossein Salami, ha dichiarato che “i nostri coraggiosi uomini puniranno il regime sionista”, ovvero Israele.
Ha inoltre aggiunto che “nessun atto del nemico contro il nostro sacro sistema rimarrà senza risposta”. Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, ha sottolineato che “la risposta iraniana all’attacco di Damasco arriverà senza dubbio”.
L’Iran attaccherà Israele?
Anche informazioni fornite ai media da diverse fonti militari sostengono le dichiarazioni dei funzionari iraniani e dei loro alleati. Due fonti militari iraniane hanno rivelato al New York Times che l’Iran ha posto le sue forze in stato di massima allerta e che le autorità hanno già preso la decisione di attaccare Israele in qualche modo, con l’obiettivo di “creare deterrenza”. In altre parole, l’intento è intimidire Israele per evitare ulteriori attacchi come quello avvenuto a Damasco.
Funzionari militari americani hanno comunicato a CNN che gli Stati Uniti e Israele si stanno preparando per un potenziale attacco “significativo” dell’Iran contro posizioni israeliane o statunitensi in Medio Oriente, con possibilità che possa avvenire entro la settimana prossima.
L’aumento del livello di allerta dell’esercito israeliano dimostra la credibilità di questa possibilità: Israele ha intensificato la sorveglianza e ha adottato varie misure preventive negli ultimi due giorni.
Tra queste, ha bloccato i congedi per i soldati attivi in combattimento, richiamato riservisti e, in alcune zone del paese, ha generato interferenze nel segnale GPS per rendere più difficile eventuali attacchi con droni o veicoli a guida remota.