Gli insetti saranno davvero il cibo del futuro? Forse è ancora troppo presto per stabilirlo, ma nelle ultime ore l’Unione europea ha mosso un passo avanti in questa direzione. Gli stati membri dell’Ue, infatti, hanno autorizzato per la prima volta la commercializzazione di un insetto come alimento. Si tratta delle larve gialle essiccate del tenebrione mugnaio, più note come tarme della farina. Il via libera è arrivato in seguito a una scrupolosa valutazione scientifica, condotta dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Essendo ricche di proteine e grassi, le tarme della farina hanno un elevato valore nutritive e sono allevate in condizioni che ne assicurano la salubrità.
Come potranno essere commercializzate le tarme della farina?
Il nuovo alimento potrà essere commercializzato come insetto essiccato intero, come uno snack o sotto forma di farina. L’autorizzazione stabilisce requisiti di etichettatura specifici per quanto riguarda l’allergenicità. L’Efsa, infatti, ha indicato che il consumo delle tarme della farine può causare delle reazioni allergiche in soggetti con allergie preesistenti ai crostacei e agli acari della polvere. La decisione formale della Commissione europea sarà adottata nelle prossime settimane e si inserirà nella strategia “Farm to Fork”. Il piano d’azione Ue 2020-2030 per i sistemi alimentari sostenibili identifica gli insetti come una fonte di proteine a basso impatto ambientale che possono sostenere la transizione verde della produzione alimentare Ue. Al momento, sono undici le domande per insetti come nuovi alimenti all’esame dell’Efsa.
L’importanza dell’introduzione degli insetti come alimenti
La Commissione Ue ricorda che, secondo la Fao, l’uso degli insetti come alimento per l’uomo è piuttosto rilevante nel XXI secolo. Le ragioni vanno ricercate nel “costo crescente delle proteine animali, dell’insicurezza alimentare, della crescita demografica e della crescente domanda di proteine da parte delle classi medie”. È necessario, pertanto, trovare delle soluzioni alternative all’allevamento convenzionale. Inoltre, “il consumo di insetti contribuisce positivamente all’ambiente e alla salute”.