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MONDO

India, situazione Covid molto grave: 2.263 morti e incendi nei reparti

L’ondata di pandemia in India non si arresta e per il secondo giorno consecutivo registra il record mondiale di nuovi casi di Covid. Sono stati 332.730 nelle ultime 24 ore, per un totale di 16 milioni di contagi. Impennata anche del numero di morti, 2.263 in un solo giorno, 186.920 dall’inizio della crisi sanitaria.

L’emergenza intanto prosegue anche negli ospedali del Paese. Sei strutture a New Delhi hanno finito da ieri sera le scorte di ossigeno, ma non sono le uniche a denunciare carenze di materiale sanitario e salvavita. 13 persone sono morte in un incendio scoppiato in un reparto Covid ospedale in un sobborgo della capitale dell’India, Mumbai. Due giorni fa, in un ospedale pubblico nello Stato occidentale del Maharashtra, 24 pazienti Covid sono morti per la mancanza di ossigeno nei respiratori. Altri nove erano morti in un incendio in un ospedale il mese scorso nella capitale statale Mumbai.

Gli appelli degli ospedali dell’India per combattere il Covid

Gli ospedali, alla disperata ricerca di ossigeno, lanciano appelli sui social network. Un grande ospedale privato della capitale indiana, il Max Hospital, ha twittato che gli restano forniture di ossigeno sufficienti solo per un’ora e che è in attesa di rifornimenti dalle prime ore del mattino. Il ministro delle Ferrovie, Piyush Goyal, ha annunciato che il governo ha avviato treni rapidi Oxygen Express con tanker carichi di ossigeno per provare a soddisfare le richieste di aiuto degli ospedali.

Tre mesi, fa l’ottimismo del premier Modi

“A dispetto di previsioni catastrofiche secondo le quali saremmo stati travolti da uno tsunami di infezioni, abbiamo salvato molte vite: l’India è il Paese col più basso tasso di mortalità del mondo. Ci siamo salvati e contribuiremo a salvare l’intera umanità da una immane tragedia”. È il 28 gennaio quando il premier Narendra Modi porta in scena l’orgoglio indiano al summit del World Economic Forum di Davos. Oggi, neanche tre mesi dopo, il suo è un Paese al collasso: lo tsunami di infezioni è arrivato, abbattendosi con violenza sulla popolazione.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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