Dalla Premier League arriva un’importante decisione per dare un forte segnale contro la guerra che è scoppiata in Ucraina dopo l’invasione da parte della Russia. Tutti i 20 club del massimo campionato di calcio britannico hanno deciso all’unanimità oggi, martedì 8 marzo, di sospendere l’accordo con il partner televisivo russo Rambler (canale Okko Sport) con effetto immediato. Doneranno inoltre 1 milione di sterline per sostenere il popolo ucraino. Questo è il comunicato ufficiale.
“La Lega calcio inglese condanna fermamente l’invasione russa dell’Ucraina e chiede la pace. Rivolgendo i suoi pensieri sono a tutti coloro che sono stati colpiti. La donazione di 1 milione di sterline sarà devoluta al Disasters Emergency Committee (DEC) per fornire aiuti umanitari direttamente a chi ne ha bisogno”.
The Premier League and its clubs today unanimously agreed to suspend our agreement with Russian broadcast partner Rambler (Okko Sport) with immediate effect and to donate £1 million to support the people of Ukraine
Full statement: https://t.co/r1SPpYLsRo pic.twitter.com/OKiqKbho68
— Premier League (@premierleague) March 8, 2022
La Premier League condanna fortemente l’attacco della Russia all’Ucraina
Una decisione decisamente forte, visto che da ora in poi la Premier League non sarà più visibile in Russia. Il comunicato prosegue con la Lega del campionato inglese che sottolinea quanto è già stato fatto per dimostrare la propria condanna dell’attacco russo. Come il momento di silenzio prima del fischio d’inizio e la scritta “Football Stands Together” sui maxischermi e sui banner pubblicitari a bordo campo nella scorsa giornata.
La decisione di non mostrare le partite in Russia era nell’aria. L’amministratore delegato della lega, Richard Masters, aveva dichiarato lo scorso 3 marzo che la situazione era in fase di revisione. In merito sempre a questa vicenda, il ministro dello sport, Nigel Huddleston, ha dichiarato: “Questa è assolutamente la cosa giusta da fare. Sosteniamo pienamente la decisione della Premier League di interrompere la trasmissione di partite in Russia in risposta alla barbara e insensata invasione dell’Ucraina da parte di Putin. Non si può permettere alla Russia di legittimare la sua guerra illegale attraverso lo sport e la cultura. Dobbiamo lavorare insieme per garantire che Putin rimanga un paria sulla scena internazionale”.