Guerra in Ucraina, Bbc: “Civili usati come scudi umani dai soldati russi”

La denuncia della Bbc di un altro gravissimo episodio nella guerra in Ucraina è potente, nelle ore in cui le immagini dell’orrore di Bucha sono ancora fresche nella memoria. A Obukhovychi, un villaggio nel Nord del Paese nelle vicinanze della zona di esclusione di Chernobyl, le truppe russe hanno usato i civili come scudi umani per proteggersi dal contrattacco delle forze ucraine. Il network britannico ha raccolto le testimonianze degli abitanti del villaggi. L’episodio sarebbe avvenuto la notte del 14 marzo, quando le forze russe si trovavano in difficoltà sotto il fuoco di quelle ucraine.

I militari russi, secondo i testimoni, sarebbero andare di porta in porta. Avrebbero raccolto, sotto la minaccia delle armi, circa 150 abitanti del villaggio, la maggior parte persone anziane e bambini. I civili sarebbero poi stati ammassati nella palestra di una scuola, usata come scudo di protezione per le forze russe. Ancora una volta, come già riferito da altri testimoni in altre città liberate, i soldati “erano ubriachi”. “Sparavano alle persone solo per divertirsi, senza motivo”.

Guerra in Ucraina: le denunce di Human Rights Watch

Un altro atroce crimine di guerra si aggiunge alla lista in questa terribile guerra in Ucraina. Human Rights Watch sostiene di averne documentati altri commessi dalle forze russe nelle aree di Kiev, Kharkiv e Chernihiv, nell’Ucraina settentrionale. Tra questi, c’è un caso di stupro ripetuto e due casi di esecuzione sommaria. Amnesty International ha pubblicato ulteriori testimonianze, raccolte sul campo, su esecuzioni extragiudiziali di civili ucraini da parte dell’esercito russo che fanno pensare a crimini di guerra.

“Nelle ultime settimane abbiamo raccolto prove di esecuzioni extragiudiziali e altre uccisioni illegali da parte delle forze russe. Molte di queste prove devono essere indagate come probabili crimini di guerra. Stiamo parlando di atti di inspiegabile violenza e di sconvolgente brutalità. Come le uccisioni di civili privi di armi nelle loro case o in strada”, ha detto Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International. “L’uccisione intenzionale di civili è una violazione dei diritti umani e un crimine di guerra”.

Le testimonianze degli abitanti di Bucha e la (solita) smentita dei russi

Finora Amnesty International ha ottenuto prove di uccisioni di civili in attacchi indiscriminati a Kharkiv e nella regione di Sumy. Di un attacco aereo che ha ucciso civili in coda per il cibo a Chernihiv e della situazione delle popolazioni civili sotto assedio a Kharkiv, Izium e Mariupol. Le persone intervistate hanno raccontato ad Amnesty International di essere rimaste prive di elettricità, acqua e riscaldamento sin dai primi giorni dell’invasione e di avere avuto scarse quantità di cibo a disposizione.

Due abitanti di Bucha hanno detto che i cecchini aprivano regolarmente il fuoco contro chi andava a recuperare cibo da un negozio che era stato distrutto. La versione di Mosca, senza troppa sorpresa, è che “le autorità ucraine stanno intensificando una campagna per diffondere accuse deliberatamente false contro i militari russi. Così l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov. Si dice sicuro che “il regime di Kiev sta preparando un altro contenuto provocatorio sulla morte di civili nella regione di Kharkiv. Le persone”, afferma, “vengono pagate 25 dollari per partecipare alle riprese inscenate.

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