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Ore di tensione in Giappone, dove Shinzo Abe, l’ex primo ministro, è morto dopo essere stato ferito da due colpi di arma da fuoco durante un evento elettorale a Nara. Le persone accorse al momento degli spari, avvenuti alle 11:30 (ora locale) lo hanno visto sanguinare dal torace. L’ex premier è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale, dove però non c’è stato nulla da fare.
“Secondo un alto funzionario dell’LDP (Partito Liberal Democratico), Abe è deceduto in un ospedale della città di Kashihara, nella regione di Nara, dove stava ricevendo cure mediche. Aveva 67 anni“, ha riferito l’emittente NHK. Il decesso è stato confermato anche dal nosocomio in cui era ricoverato l’ex premier. “Abbiamo tentato di rianimarlo per quattro ore“, ha riferito il responsabile del pronto soccorso.
Fumio Kishida, l’attuale primo ministro, ha definito quanto avvenuto “intollerabile” e “barbaro“.
Chi è l’uomo che ha sparato a Shinzo Abe?
L’uomo che ha sparato ad Abe è stato prontamente identificato e arrestato: si tratta di Tetsuya Yamagami, un ex militare di 42 anni. Ha prestato servizio nelle Forze di auto difesa per tre anni, fino al 2005, quando è stato congedato. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni oculari, l’uomo si sarebbe avvicinato a Shinzo Abe da dietro, sparando il primo colpo, che non avrebbe colpito nessuno, dopo circa un minuto dall’inizio del discorso dell’ex premier. È stato solo dopo il secondo sparo che Abe si è accasciato al suolo. La notizia del discorso dell’ex leader del Partito Liberaldemocratico a Nara era stata data solo ieri sera.
Secondo quanto riferito dall’emittente pubblica Nhk, Yamagami avrebbe già confessato, dichiarando di aver ucciso Abe perché insoddisfatto dal suo operato in qualità di primo ministro. Durante l’attentato avrebbe utilizzato un’arma da fuoco fatta in casa.
La carriera politica dell’ex premier
Abe è noto per essere stato il primo ministro più longevo nella storia del Giappone. Il suo primo mandato si è svolto tra il 2006 e il 2007, quando lui aveva appena 52 anni (ciò l’ha reso il premier più giovane dai tempi di Fumimaro Konoe, eletto nel 1941). È stato poi riletto nel dicembre 2012 ed è rimasto al potere fino a settembre 2020, quando ha annunciato le sue dimissioni per motivi di salute. Pur avendo ridotto i suoi impegni in politica, negli ultimi anni aveva comunque fatto il possibile per aiutare il Partito Liberal Democratico a prosperare.