Il governo tedesco ha presentato una proposta per legalizzare la cannabis, consentendo ai cittadini di coltivarla, possederla e consumarla a scopo ricreativo in una riforma che, come rileva il Financial Times, potrebbe avere ripercussioni sulla politica europea delle droghe.
Se la legge venisse approvata, la Germania diventerebbe il più grande Paese al mondo per popolazione a legalizzare la cannabis: finora solo il Canada e l’Uruguay, insieme ad alcuni stati americani, hanno permesso la vendita commerciale della droga, anche se in Germania (almeno inizialmente) non sarà permessa la vendita di cannabis in locali commerciali.
I cittadini quindi saranno autorizzati a possedere fino a 25 grammi di marijuana che potrà essere coltivata e scambiati in centri no profit, ma non potrà essere venduta in coffeeshop sul modello olandese.
“La precedente politica sulla cannabis ha fallito. Ora dobbiamo percorrere nuove strade” afferma il Ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach nell’annunciare la riforma che dovrebbe entrare in vigore entro la fine dell’anno.
La legge tedesca sulla legalizzazione della cannabis
La legge tedesca è molto meno ambiziosa del piano originale del governo, la quale prevedeva la libera vendita di cannabis nei coffeeshop olandesi ma, secondo quanto riferito da Lauterbach, Berlino ha dovuto ridimensionare le proposte dopo aver incontrato una certa resistenza da parte di Bruxelles.
La legge permette anche la creazione di cannabis club senza scopo di lucro che potrebbero coltivare la cannabis per scopi ricreativi e venderla ai loro membri per il proprio consumo, sul modello di accordi simili a Malta.
I club, che possono avere fino a 500 membri tutti di età superiore ai 18 anni, saranno autorizzati a vendere fino a 25 gr di cannabis al giorno e fino a 50 gr al mese, fino a 7 semi di cannabis o 5 talee al mese; i membri di età inferiore ai 21 anni possono ricevere solo 30 gr di cannabis al mese dal club.
Il consumo pubblico di cannabis nei pressi di scuole, asili e nelle zone penali verrebbe vietato fino alle 20.00 e la legge consentirebbe anche il possesso di un massimo di 25 gr di droga e la coltivazione privata di un massimo di 3 piante di cannabis.
I progetti modello del disegno di legge
Il disegno di legge prevede inoltre progetti modello regionali per poter stabilire catene di approvvigionamento commerciale per la droga, consentendo alle aziende di produrre, distribuire e vendere la cannabis ricreativa agli adulti in negozi specializzati in un contesto autorizzato e controllato dallo Stato.
Questi progetti, della durata di 5 anni, verrebbero monitorati scientificamente per vedere come la creazione di una catena di approvvigionamento commerciale influisca sulla protezione dei minori, sul sistema sanitario e sul mercato nero.
“L’obiettivo dei progetti modello sarebbe quello di cercare sostegno in Europa per questa politica progressista sulla cannabis, orientata alla prevenzione” afferma Lauterbach e, a suo giudizio, la legalizzazione fornirebbe più sicurezza, poiché la nuova legge proteggerebbe i consumatori da impurità e contaminanti tossici, tutelando meglio i giovani del Paese.
“Vogliamo combattere il mercato nero, vogliamo respingere il crimine della droga e controllare la tossicità in costante crescita dei prodotti” conclude Lauterbach.
“Il divieto sulla cannabis criminalizza innumerevoli persone, le costringe a strutture criminali e impegna enormi risorse nelle agenzie di polizia” afferma il Ministro della Giustizia tedesco Marco Buschmann, “È tempo di un nuovo approccio che consenta una maggiore responsabilità personale”.
I Paesi dell’Unione Europea e le droghe leggere
Negli ultimi anni i Paesi dell’Unione Europea sono diventati gradualmente più tolleranti nei confronti delle droghe leggere, nel tentativo di ridurre le entrate della criminalità organizzata. Malta è il primo Paese dell’Unione Europea a legalizzare il possesso e la coltivazione di cannabis nel 2021: gli adulti dai 18 anni in su possono possedere fino a 7 grammi di cannabis e coltivare fino a quattro piante per uso personale.
I Paesi Bassi hanno tollerato per decenni il possesso personale e hanno rilasciato permessi per coffeeshop specializzati che possono vendere la droga per il consumo nei loro locali a condizioni rigorose (non è consentito fumare in aree esterne al coffeeshop, parchi o luoghi pubblici e all’interno dei locali il consumo di alcool è proibito).
Il Lussemburgo ha di recente allentato la legge per consentire l’acquisto di semi di cannabis e la coltivazione di quattro piante a casa. Il Financial Times ricorda che in molti altri Paesi, tra cui Italia, Spagna e Repubblica Ceca, la cannabis è stata depenalizzata, il che significa che il possesso personale di piccole quantità è tollerato, ma le pene per lo spaccio restano elevate.