Il principe Harry e Meghan Markle si sono uniti all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e a Save the Children in un accorato appello ai leader del G20, riuniti a Roma questo weekend. L’obiettivo è quello di sollecitare i leader ad onorare le promesse di inviare vaccini Covid-19 ai Paesi a basso reddito dove solo il 3% delle persone ha avuto un vaccino.
È una delle iniziative più direttamente politiche in un vertice politico di alto profilo dell’ex coppia reale da quando hanno lasciato la famiglia reale britannica.
In una lettera di due pagine, il duca e la duchessa del Sussex, il direttore generale dell’OMS, Ghebreyesus, l’ad di Save the Children International, Inger Ashing, hanno invitato i Paesi più ricchi del mondo ad accelerare le donazioni promesse. Al fine di rompere la presa che le aziende farmaceutiche hanno sull’accesso ai vaccini. La questione è stata discussa in una riunione dei ministri della salute del G20 a Roma, dove i leader hanno stabilito l’obiettivo di vaccinare il 70% di tutte le popolazioni entro la metà del 2022.
“Ogni dose scartata di un vaccino contro il Covid-19, quando ci sono i meccanismi per donarli, dovrebbe indignarci tutti. Ogni dose rappresenta una persona reale – una madre, un padre, una figlia o un figlio – che avrebbe potuto essere protetta” si legge nella lettera.
7 miliardi di dosi di vaccini Covid-19 sono state somministrate a livello globale con alcune persone che ora ricevono tre vaccini. Tuttavia, Covax, l’iniziativa progettata per aiutare a raggiungere equamente l’accesso globale ai vaccini, aveva ricevuto solo l’11,5% delle dosi promesse di 1,3 miliardi.
I leader del G20 hanno fissato obiettivi globali per vaccinare il 40% della popolazione di ogni Paese entro la fine del 2021 e il 70% entro la metà del 2022.
“Fornendo dosi già promesse, aiutando i Paesi a produrre i propri vaccini e dando la priorità ai vaccini per le nazioni bisognose, il G20 può aiutare a garantire che il mondo mantenga queste promesse“, ha affermato la lettera. Lo scritto è stato firmato anche dalla Vaccine Alliance, UNAIDS, Clinton Foundation, Global Citizen e Rockefeller Foundation.
“Non possiamo semplicemente sperare che la pandemia finisca da sola. Man mano che il virus progredisce attraverso le popolazioni non vaccinate, rischiamo che ceppi nuovi e più mortali spazzino il pianeta”.
La lettera chiede inoltre al G20 di colmare immediatamente un divario di 550 milioni di dosi. Al fine di accelerare verso l’obiettivo di copertura del 40% dell’OMS entro la fine del 2021. Aumentando gli impegni esistenti di donazioni a Covax, impegnandone di nuove, eseguendo scambi con Covax ed eliminando restrizioni all’esportazione dei vaccini.
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