Emmanuel Macron ha annunciato una “rinascita” per l’industria nucleare francese con un vasto programma per costruire fino a 14 nuovi reattori, sostenendo che aiuterebbe a porre fine alla dipendenza del Paese dai combustibili fossili e rendere la Francia carbon neutral entro il 2050. Macron ha annunciato la costruzione di almeno sei nuovi reattori da parte di EDF entro il 2050, con un’opzione per altri otto.
La sua recente attenzione al nucleare segna un cambiamento politico dall’inizio della sua presidenza. Quando aveva promesso di ridurre la sua quota nel mix energetico francese.
” Questo è ciò di cui il nostro Paese ha bisogno: è la rinascita dell’industria nucleare francese“, ha detto Macron.
Il presidente centrista francese, che dovrebbe annunciare la sua campagna per la rielezione questo mese, è consapevole di un crescente dibattito sull’energia nucleare in vista del voto presidenziale di questa primavera, poiché i costi per i consumatori aumentano. Anche le questioni ambientali sono una preoccupazione crescente tra gli elettori francesi.
L’energia atomica fornisce circa il 70% dell’elettricità francese e l’energia nucleare a basso costo è stata un pilastro dell’economia francese dagli anni ’70. Tuttavia i recenti tentativi di costruire reattori di nuova generazione per sostituire i modelli precedenti sono rimasti impantanati in sforamenti e ritardi dei costi.
I candidati alla presidenza a destra hanno sostenuto l’idea di realizzare più centrali nucleari dicendo che la Francia dovrebbe avere “sovranità” sulla sua elettricità. Mentre i detrattori a sinistra hanno avvertito del costo e della complessità della costruzione di nuovi reattori. Gli ambientalisti hanno sollevato problemi di sicurezza sui rifiuti radioattivi che rimangono mortali per decine di migliaia di anni.
Macron ha affermato che i regolatori nucleari francesi sono “impareggiabili” nel loro rigore e professionalità e che la decisione di costruire nuove centrali nucleari è stata una “scelta di progresso, una scelta di fiducia nella scienza e nella tecnologia”.
Ha anche annunciato una grande accelerazione nello sviluppo dell’energia eolica solare ed offshore. Ha detto che la Francia non ha altra scelta che affidarsi alle energie rinnovabili e al nucleare e che il Paese dovrebbe anche consumare molta meno energia nei prossimi decenni.
L’annuncio arriva in un momento difficile per il fornitore di energia controllato dallo stato, EDF. Carico di debiti, sta affrontando ritardi e sforamenti di budget per le nuove centrali nucleari in Francia e Gran Bretagna e problemi di corrosione in alcuni dei suoi reattori invecchiati.
Il governo francese ha fatto pressioni duramente e con successo per convincere la Commissione europea a etichettare l’energia nucleare come “verde“ questo mese in una revisione fondamentale. Il che significa che può attrarre finanziamenti come fonte di energia rispettosa del clima.
Il candidato presidenziale dei Verdi, Yannick Jadot, ha affermato che è un imperativo morale porre fine progressivamente alla dipendenza della Francia dal nucleare. Con l’obiettivo di proteggere il clima e la sicurezza dei francesi. Ha detto che il progetto di Macron era retrogrado e condannerebbe la Francia a una sorta di “obsolescenza energetica e industriale“.
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