Esplorando Expo 2020 Dubai, è possibile imbattersi nella statua di un automa. Si tratta di una delle attrazioni principali del Padiglione della Repubblica Ceca, che proprio in questi giorni festeggia i primi cento anni dall’invenzione della parola robot. Quest’ultima, infatti, è il prodotto dell’inventiva di uno scrittore e drammaturgo ceco: Karel Capek. L’autore la utilizzò per designare l’operaio artificiale, basandosi sulla parola “robota”, che indica una via di mezzo tra il lavoro e la servitù.
Nella concezione di Capek, la parola robot si riferiva ai “replicanti”, simili all’uomo di latta presente in “Il meraviglioso mondo di Oz”. Tuttavia, con il passare del tempo il termine ha definito sempre di più gli organismi meccanici protagonisti di molte opere di fantascienza. Da R2-D2 di “Star Wars” a Marvin di “Guida galattica per autostoppisti” sono tantissimi i robot entrati a far parte dell’immaginario collettivo nel corso dell’ultimo secolo.
I festeggiamenti per il centesimo anniversario del termine “robot”
In occasione del centesimo anniversario della parola robot, la statua che adorna il Padiglione della Repubblica Ceca è stata illuminata a festa. Non è mancato neppure un balletto con protagonista l’uomo di latta di Oz. “Da una parte sono stato un po’ ispirato dall’arte messicana, ma il mio è un lavoro sulle forme”, spiega Jaroslav Róna, l’autore della statua del robot. “Questa statua rappresenta qualcosa di simile all’inizio della civiltà dei robot: è un po’ assurda, un po’ oscura, perché vuole anche rappresentare la deriva malvagia della tecnologia”.
L’esposizione temporanea
La statua del robot, illuminata con i colori della Repubblica Ceca, è stata anche al centro di un gioco. Il Padiglione Ceco ha invitato i visitatori a cercare delle piccole riproduzioni dell’opera disseminate per tutta la struttura. I vincitori del contest si sono portati a casa un gadget della statua/robot. Inoltre, al secondo piano del Padiglione della Repubblica Ceca gli organizzatori hanno allestito un’esposizione temporanea dedicata agli automi. Al suo interno è possibile ammirare “l’evoluzione della specie”: dall’uomo di latta ai moderni droni. È presente anche Matylda, la piccola robot che ha fatto la “travel blogger” in Repubblica Ceca ed è arrivata fino a Expo.