Il Niger ha fatto un annuncio importante a Expo 2020 Dubai. Il Paese ha rivelato di aver completato le valutazioni necessarie, conformi alle linee guida dell’Oms, per certificare l’eliminazione della cecità fluviale. Questa patologia, nota anche come oncocercosi, è una rara infezione causata dal nematode filaria. Come suggerisce il nome, tra i suoi sintomi ci sono anche delle lesioni oculari che possono condurre alla cecità.
Una volta presentati i documenti necessari per la verifica dell’Oms e la certificazione, il Niger diventerà il primo Paese africano a dichiarare di aver eliminato la malattia tropicale. Per celebrare questo traguardo, il Padiglione del Niger a Expo 2020 Dubai ha organizzato un evento al quale hanno partecipato Bill Gates, il fondatore di Microsoft, Reem bin Ibrahim Al Hashemi, ministra di Stato per la cooperazione internazionale e direttrice generale di Expo 2020 Dubai e l’ambasciatore della Repubblica del Niger negli Emirati Arabi Uniti, Agada Garba.
L’importante risultato del Niger
“La leadership del Niger nella lotta contro una malattia che una volta sembrava impossibile da sconfiggere è stata esemplare”, ha dichiarato Bill Gates. “Sono profondamente grato a tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato, compresi i nigeriani i cui sforzi hanno reso questo sogno realizzabile”. Per consentire all’Oms di certificare in via ufficiale l’eradicazione della cecità fluviale in Niger, il Paese dovrà presentare un dossier di eliminazione. Se accettato, l’Oms farà una dichiarazione formale di eliminazione della trasmissione della malattia. Se l’esito sarà quello sperato, i Paesi in cui si è verificata l’eliminazione di almeno una malattia tropicale negletta dal 2012 diventeranno 35.
I sintomi della cecità fluviale
La cecità fluviale è caratterizzati da una lunga serie di sintomi. Oltre alle lesioni oculari, non bisogna sottovalutare neppure i noduli sottocutanei, il prurito, la dermatite, l’adenopatia, l’atrofia e le cicatrici della pelle. La diagnosi della malattia è basata sul rinvenimento dei nematodi in campioni di cute, nella cornea o nella camera anteriore dell’occhio. La terapia è basata sull’utilizzo dell’ivermectina.