A Expo 2020 Dubai la promozione del turismo passa anche attraverso le nuove tecnologie. Presso il Padiglione Italia è possibile trovare iHeritage, un’installazione che sfrutta le tecnologie di realtà aumentata, realtà virtuale e mix reality per mostrare le meraviglie della Sicilia e dei Paesi del bacino mediterraneo (Italia, Egitto, Spagna, Giordania, Libano e Portogallo). Un approccio originale alla comunicazione del turismo, che è stato scelto dal Dipartimento al Turismo della Regione siciliana nell’ambito della settimana tematica “Travel&Connectivity” a Expo Dubai come il progetto più innovativo per la valorizzazione del patrimonio culturale.
Le potenzialità di iHeritage
Per ammirare iHeritage, i visitatori non devono fare altro che raggiungere la sala Accademia del Padiglione Italia. Qui si trova un’installazione immersiva che permette di passeggiare su un pavimento rivestito di specchi, sul quale ammirare vari scorci turistici. L’esperienza è accompagnata dal piacevole profumo degli agrumi. L’installazione è opera dell’architetto Laura Galvano ed è dedicata ai siti Unesco siciliani a opera degli artisti Dario Denso Andriolo e Francesco Ferla. Le musiche sono di Cristian Viviano.
Nuovi modi di promuovere il turismo
“Portare il progetto iHeritage a Dubia è motivo di orgoglio. Ma è anche la dimostrazione di come la collaborazione e la cooperazione possano produrre progetti di grande efficienza”. Lo ha spiegato Manlio Messina, assessore a Turismo, Sport e Spettacolo di regione Sicilia. “In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, parlare di nuove tecnologie e di progettualità credo che sia il modo migliore per sviluppare e dare nuove risposte a un settore drammaticamente colpito come quello del turismo”, ha aggiunto.
“iHeritage si presenta nel palcoscenico globale di Expo 2020 Dubai, dove abbiamo l’opportunità di illustrare tutti i prodotti di realtà aumentata, realtà virtuale e mix reality che il progetto creerà e per darci la possibilità di fruire dei siti Unesco della Sicilia e del Mediterraneo, dalle Piramidi d’Egitto a Petra, in una nuova chiave”, ha evidenziato, invece, Lucio Tambuzzo, l’ideatore del progetto. “È assolutamente necessario utilizzare queste tecnologie, anche per avere una maggiore interpretazione dei nostri siti e capire com’erano nel passato e cosa ci vogliono raccontare”.