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Romano Prodi, ex presidente del Consiglio, ha partecipato al Global Business Forum ASEAN presso l’Expo 2020 di Dubai. “Essere qui è importantissimo. È incredibile vedere come il Golfo sia diventato un crocevia del mondo. Il nostro rapporto con l’Asia sta crescendo enormemente. Vorrei ricordare che nel 2020 il commercio europeo con la Cina ha superato quello con gli USA, cosa incredibile fino a pochi anni fa. Oggi si è parlato della variante Omicron anche con poco rigore. Nessuno sa come andrà a finire. Ognuno fa le sue previsioni, ognuno pensa a qualcosa del futuro ricordando il passato. Quello che credo è che bisognerà aspettare del tempo per capire se questo dramma del Covid riemergerà o verrà definitivamente arginato dai rimedi che abbiamo già posto in essere. Il resto mi sembra un’esagerazione o un atteggiamento improprio“, ha spiegato Prodi.
Prodi: “Il mio nome al Quirinale? Se ne possono fare 20 milioni”
L’ex presidente del Consiglio ha anche commentato la “corsa al Quirinale“. “Il mio nome per il Quirinale? Si possono fare 20 milioni di nomi di persone che possono andar al Colle visto che può andare chiunque sopra i 50 anni potenzialmente, tra questi pure io ma con le stesse probabilità degli altri. Necessario un volto femminile al Colle? Dappertutto ci vogliono volti femminili. Dobbiamo ancora completare quell’equilibrio di genere che è indispensabile nell’epoca moderna, in ogni funzione. Speriamo ci sia un’accelerazione su questo tema“. Prodi ha poi parlato della scarcerazione di Patrik Zaki. “Commento di gioia però condizionata, visto che l’hanno liberato ma con molte restrizioni. Sono felice visto che il ragazzo è vittima di un’ingiustizia. Speriamo che questa liberazione, che mi sembra temporanea, diventi definitiva. Non sarà facile“.