Mancano nove mesi all’inizio di Expo 2020 e nell’area dove sorgerà l’Esposizione Universale fervono i lavori di costruzione del Padiglione Italia. Le fondamenta della struttura, che si snoderà in 3.500 metri quadrati e sarà alta 27 metri, sono già pronte, ma sarà necessario ancora molto lavoro per portare a termine l’ambiziosa opera entro ottobre. Come previsto dal programma, presto i turni di lavoro diventeranno tre e copriranno l’intera giornata. “Non ci sono ritardi: i lavori procedono come previsto e il rapporto con le numerose aziende coinvolte è molto collaborativo”, afferma Italo Rota, l’architetto che, assieme a Carlo Ratti, Matteo Gatto e F&M Ingegneri, ha firmato il progetto e ora lo segue in ogni sua fase.
Innovazione e sostenibilità
Il Padiglione Italia è stato progettato per unire insieme innovazione e sostenibilità, due temi che saranno al centro della prossima Esposizione Universale. La struttura sarà priva di climatizzazione, ritenuta non necessaria, e verrà alimentata da energia autoprodotta, in parte proveniente dalle alghe. Inoltre, una parte della passerella interna del Padiglione sarà rivestita con prodotti realizzati anche con i fondi di caffè e le bucce delle arance fornite da una start up siciliana. Infine, il grande auditorium, ben 254 metri quadrati e 144 posti a sedere, sarà in parte realizzato con un materiale derivante dai funghi, con un impatto che sarà anche olfattivo.
I tratti caratteristici del Padiglione Italia
“Siamo contenti del progetto”, dichiara Francesco Strocchio, project leader della Carlo Ratti associati. Il giovane architetto spiega che il padiglione sarà parzialmente aperto e i visitatori potranno ammirare i suoi interni anche da fuori. Secondo Strocchio la struttura darà il meglio di sé alla sera, quando tutte le sue luci saranno accese. Il tetto del padiglione sarà composto da tre enormi scafi rovesciati, realizzati grazie a Fincantieri, che saranno colorati dal gruppo Boero utilizzando vernici bianche, rosse e verdi. Alzando gli occhi al cielo sarà dunque possibile ammirare il tricolore più grande che sia mai stato realizzato.