Eurovision, la cantante ucraina Alina Pash si ritira dalla competizione

Non sarà Alina Pash a rappresentare l’Ucraina all’Eurovision Song Contest 2022. La cantante si era qualificata per la competizione vincendo la selezione nazionale al programma televisivo Vidbir, ma nelle ultime ore ha deciso di ritirarsi. Il motivo? È stata accusata di aver fatto delle visite illegali in Crimea, contravvenendo a una delle regole del Vidbir. Il contest canoro, infatti, prevede l’esclusione di tutti gli artisti che in passato hanno partecipato a concerti, esibizioni o eventi pubblici/privati in Russia, nella Repubblica Autonoma di Crimea o in qualsiasi altro territorio occupato dell’Ucraina dopo il 15/03/2014. Inoltre, la legge ucraina stabilisce che è vietato entrare in Crimea passando per la Russia.

La scelta di ritirarsi dall’Eurovision

Alina Pash, pur respingendo con fermezza queste accuse, ha preferito ritirarsi per non essere ulteriormente coinvolta “in questa sporca storia”. “Con la morte nel cuore, ritiro la mia candidatura come rappresentante dell’Ucraina all’Eurovision”, ha scritto la 28enne in un post pubblicato su Instagram. In seguito alla vittoria della cantante al Vidbir, sono emersi alcuni documenti che dimostrerebbero il suo coinvolgimento in un viaggio in Crimea nel 2015, fatto passando per Mosca.

L’unico modo legale per raggiungere la Crimea dall’Ucraina è richiedere un permesso e, una volta ottenuto, raggiungere la penisola passando dalla terraferma ucraina. La veridicità dei documenti in questione non è ancora stata verificata. Pash ha comunque negato le accuse e ha precisato di aver raggiunto la Crimea in autobus per partecipare a un matrimonio. Non si è mai esibita nella penisola. L’emittente televisiva ucraina aveva già messo in sospeso la partecipazione della cantante all’Eurovision ancor prima del suo ritiro ufficiale.

Il messaggio di Alina Pash

Su Instagram, Pash ha scritto quanto segue: “sono una cittadina ucraina, rispetto le leggi del mio Paese e cerco di portare le sue tradizioni e i suoi valori nel mondo. La storia in cui sono stata coinvolta non rispecchia ciò che ho espresso nella mia canzone. Sono un’artista, non una politica e non posso contare su un esercito di PR, manager e avvocati per difendermi da tutti gli attacchi e le minacce che ho ricevuto. Non voglio questa guerra virtuale e questo odio. Non voglio più essere coinvolta in questa sporca storia. Con la morte nel cuore, ritiro la mia candidatura come rappresentante dell’Ucraina all’Eurovision Song Contest. Ringrazio tutti coloro che mi hanno mostrato il loro sostegno e che hanno ascoltato la mia canzone e il suo importante messaggio. La storia continua con voi e spetta a voi decidere come sarà. Restiamo uniti, ora è più importante che mai”.

La cantante si sarebbe dovuta esibire sul palco dell’Eurovision con “Shadows of forgotten ancestors”, un brano incentrato sul passato dell’Ucraina e sull’importanza di scrivere la propria storia in libertà, senza essere vincolati da tradizioni e aspettative.

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