Secondo una recente analisi del New York Post, il tabloid controllato da Murdoch, Zuckerberg avrebbe speso milioni di dollari durante le elezioni del 2020 per favorire la vittoria di Biden. Secondo il giornale, il patron di Facebook, recentemente sotto accusa, avrebbe speso 419 milioni di dollari. Con la somma avrebbe finanziato ong “nominalmente apartitiche, ma dimostrabilmente ideologiche”.
Le accuse del New York Post
Questo denaro avrebbe aumentato in modo significativo il margine di voto di Joe Biden negli stati chiave in oscillazione. In particolare in Stati come la Georgia e l’Arizona dove Biden ha vinto rispettivamente per 12.000 e 10.00 voti. Nel mirino dell’indagine in particolare il Center for Technology and Civic Life e il Center for Election Innovation and Research. Questi avrebbero usato il denaro di Zuckerberg per “infiltrare” gli uffici elettorali a livello cittadino con attivisti di sinistra. L’obiettivo sarebbe stato quello di promuovere campagne e prassi elettorali favorevoli ai democratici.
Il giornale sottolinea comunque che le elezioni usa del 2020 “non sono state rubate, ma probabilmente sono state acquistate da uno degli uomini più ricchi e potenti del mondo che ha versato i suoi soldi attraverso scappatoie legali”. Occorre ricordare infatti che negli Stati Uniti si registrano tutte le donazioni che superano i 2000 dollari, consultabili pubblicamente. Le affermazioni del NYP sembrano quindi confermare ciò che Trump sostiene da sempre. Ovvero la presenza di brogli durante la campagna elettorale.
Ennesima accusa di brogli
Questo non è il primo allarme circa una possibile influenza di Facebook durante le elezioni. In passato, Bloomberg aveva pubblicato una classifica sui principali donatori a favore dei due candidati, sollevando molte proteste. La classifica era stata stilata dal Centro per le politiche responsive, ong che si occupa di tracciare i flussi di denaro nella politica americana. Tra i vari donatori, spiccavano in particolare i nomi di Amazon, Microsoft e Facebook. Le tre aziende insieme avrebbero speso oltre 2 milioni di dollari per favorire l’elezione di Biden. Tuttavia, la classifica faceva riferimento non alle aziende ma alle donazioni totali degli impiegati assunti in quelle aziende.
Biden non è un sostenitore di Zuckerberg
Occorre sottolineare che Biden, a differenza del suo predecessore, non è particolarmente entusiasta del social network. L’amministrazione Obama era considerata vicina alla Silicon Valley ma tutt’altra cosa quando si parla di Biden. Come riporta la BBC il presidente usa spesso Facebook come sinonimo dei mali di un internet gratuito andato storto. Parlando con il New York Times un anno fa disse: “Non sono mai stato un fan di Facebook o di Zuckerberg. Penso anzi che lui sia un vero problema“.
Donald Trump e altri repubblicani hanno sempre affermato che Facebook era troppo liberale, nonché prevenuto contro i conservatori. Eppure la piattaforma ha registrato numerosi successi per il tycoon. Sia Trump che i suoi sostenitori di alto profilo erano regolarmente presenti nella top 10 dei post di Facebook più condivisi della giornata.