Donald Trump: le prime mosse per una nuova amministrazione

Donald Trump prepara la sua nuova amministrazione con nomine sorprendenti e fedeli alleati, puntando su fedeltà, innovazione e sfide globali per il suo secondo mandato

Donald Trump ha iniziato a plasmare la sua nuova amministrazione prima ancora della proclamazione ufficiale della sua vittoria. Non appena le urne si sono chiuse, il presidente eletto ha convocato i suoi collaboratori più fidati nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, con l’obiettivo di costruire una squadra di governo più compatta e allineata rispetto a quella del suo primo mandato.

Questa volta, Trump punta a evitare errori di gestione delle nomine, concentrandosi su figure che incarnano la sua visione politica e strategica. La sua priorità è affrontare alcune delle questioni più delicate e divisive a livello nazionale e internazionale: dalla guerra in Ucraina al conflitto in Medio Oriente, passando per la gestione della crisi migratoria, i rapporti con la Cina, il controllo dell’inflazione e la riduzione del debito pubblico.

La nuova squadra di governo sarà composta da un mix eterogeneo di veterani della politica, outsider di alto profilo e professionisti provenienti dal mondo della finanza e dell’imprenditoria. Alcune nomine sorprendenti hanno già catturato l’attenzione di osservatori e media, alimentando il dibattito su come sarà strutturato il secondo mandato di Trump.

Le prime nomine ufficiali di Donald Trump: i fedelissimi

Susie Wiles sarà la prima donna della storia americana a ricoprire il ruolo di Capo di Gabinetto, una posizione cruciale con poteri comparabili a quelli di un primo ministro. Con una lunga esperienza nelle campagne elettorali repubblicane, Wiles è stata l’artefice della vittoria elettorale di Trump. Il suo compito sarà gestire l’agenda presidenziale, coordinare lo staff della Casa Bianca e fungere da intermediaria tra il presidente e le altre figure istituzionali.

Donald Trump: le prime mosse per una nuova amministrazione
Donald Trump: le prime mosse per una nuova amministrazione – Newsby.it

 

Il senatore della Florida Marco Rubio, noto per le sue posizioni intransigenti su Cina e Iran, sarà il nuovo Segretario di Stato. Rubio, un tempo uno dei critici più accesi di Trump, è oggi uno dei suoi alleati più fedeli. Alla guida della diplomazia americana, dovrà gestire questioni delicate come il conflitto in Ucraina, il rafforzamento delle alleanze internazionali e il confronto strategico con le potenze rivali.

La governatrice del South Dakota, Kristi Noem, guiderà il Dipartimento della Sicurezza Interna, responsabile del controllo delle frontiere e della sicurezza nazionale. Noem, nota per le sue politiche conservatrici, si è distinta durante la pandemia per aver rifiutato lockdown e restrizioni.

Il deputato della Florida Matt Gaetz, uno dei più stretti alleati di Trump al Congresso, è stato nominato Procuratore Generale degli Stati Uniti. In questa posizione, Gaetz supervisionerà il sistema giudiziario federale, compresa l’FBI, e avrà il compito di guidare il Dipartimento di Giustizia, un ente con oltre 100.000 dipendenti e un budget di 30 miliardi di dollari.

L’ex deputata delle Hawaii Tulsi Gabbard, che ha lasciato il Partito Democratico nel 2022, sarà la nuova direttrice della National Intelligence. Coordinerà le 17 agenzie di intelligence americane, tra cui CIA e NSA, e sarà responsabile delle operazioni di sicurezza nazionale con un budget di 85 miliardi di dollari.

Mike Waltz, ex colonnello delle Forze Speciali e membro del Congresso, sarà il nuovo Consigliere per la Sicurezza Nazionale. Waltz è noto per le sue posizioni aggressive nei confronti della Cina e per la critica al ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan, voluto dall’amministrazione Biden.

Stephen Miller, considerato l’ideologo del trumpismo radicale, sarà il nuovo Vice Capo di Gabinetto. Miller è stato l’artefice di alcune delle politiche più controverse del primo mandato di Trump, come il “Muslim Ban” e la “tolleranza zero” sull’immigrazione.

Robert F. Kennedy Jr., noto per le sue posizioni scettiche sui vaccini, è stato nominato Segretario della Sanità. Se confermato dal Senato, guiderà il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, un ruolo che include la gestione delle politiche sanitarie federali e la risposta alle emergenze sanitarie.

Tra le nomine più inaspettate c’è quella di Pete Hegseth, ex conduttore di Fox News, a capo del Dipartimento della Difesa. La scelta di Hegseth, privo di esperienza nel settore della difesa, riflette la volontà di Trump di rompere con le tradizionali gerarchie militari.

Lee Zeldin, ex leader della minoranza repubblicana al Congresso, è stato scelto per guidare l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente (EPA). Negazionista del cambiamento climatico, Zeldin ha votato contro la maggior parte delle politiche ambientali dell’amministrazione Biden.

Una delle nomine più sorprendenti è quella di Elon Musk, scelto per guidare il nuovo Dipartimento per l’Efficienza del Governo (DOGE). Questo dipartimento avrà il compito di snellire la burocrazia federale e proporre tagli significativi alla spesa pubblica. Trump ha descritto questa iniziativa come il “Progetto Manhattan del nostro tempo”, paragonandola al programma che portò alla bomba atomica.

Musk, noto per il suo sostegno a Trump e per le sue posizioni anticonformiste, ha promesso di ridurre la spesa pubblica di 2.000 miliardi di dollari. L’acronimo DOGE richiama chiaramente la criptovaluta Dogecoin, di cui Musk è stato un fervente sostenitore.

Nel settore energetico, Trump ha scelto Chris Wright, CEO di Liberty Energy, per guidare il Dipartimento dell’Energia. Wright, sostenitore del fracking, promette un ritorno all’aggressiva politica di sfruttamento dei combustibili fossili, in linea con lo slogan di Trump “Drill, Baby, Drill”.

Brendan Carr, già commissario durante il primo mandato Trump, è stato riconfermato come Presidente della Federal Communications Commission (FCC). Carr si è distinto per le sue posizioni dure contro le big tech e la sua opposizione al ripristino delle regole sulla neutralità della rete.

Resta da definire il nome del Segretario al Tesoro, una figura chiave per gestire il debito pubblico e la politica monetaria. Tra i candidati più quotati ci sono Kevin Warsh, ex governatore della Federal Reserve, e Marc Rowan, finanziere di fama internazionale.

Il processo di selezione delle nomine è coordinato dal team di transizione di Trump, guidato da Howard Lutnick e Linda McMahon, con l’obiettivo di costruire una squadra che rifletta pienamente la visione politica del presidente eletto.

Con queste prime nomine, Donald Trump dimostra ancora una volta la sua capacità di rompere gli schemi tradizionali della politica americana. La nuova amministrazione punta su fedeltà, visione strategica e una forte enfasi sul rilancio delle politiche conservatrici.

Le sfide che attendono il secondo mandato di Trump sono imponenti, ma il presidente eletto sembra determinato a riaffermare il suo stile unico di leadership, caratterizzato da decisioni audaci e una retorica polarizzante. Resta da vedere se questa squadra eterogenea riuscirà a trasformare in realtà le ambiziose promesse della campagna elettorale.

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