Cyril Ramaphosa ha annunciato la nuova composizione del governo del Sudafrica

Il Presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha recentemente rivelato la composizione del nuovo governo, frutto di intensi negoziati con l’opposizione. Dopo lo storico alle elezioni legislative, l’African National Congress (ANC) ha accettato di formare un governo di unità nazionale, cedendo dodici ministeri all’opposizione. La coalizione governativa vede l’ANC, partito che ha dominato la scena politica sudafricana dalla fine dell’apartheid, detenere venti dei trentadue ministeri disponibili. Tra i portafogli più importanti mantenuti dall’ANC ci sono Finanze, Energia, Esteri, Polizia e Giustizia.

Il ruolo dell’Alleanza Democratica

John Steenhuisen, leader dell’Alleanza Democratica (DA) e sostenitore della liberalizzazione economica, ha ottenuto il ruolo di Ministro dell’Agricoltura. Il suo partito, che ha ottenuto sei ministeri, gestirà inoltre Ambiente, Affari interni, Lavori pubblici, Istruzione e Comunicazioni. Questa assegnazione segna una significativa partecipazione dell’opposizione nel nuovo esecutivo.

Ramaphosa ha dichiarato che la formazione di un governo di unità nazionale in questa forma è senza precedenti nella storia democratica del Sudafrica. Il presidente, rieletto per un secondo mandato di cinque anni, ha sottolineato che la priorità del nuovo governo sarà quella di ripristinare una rapida crescita economica, affrontare la povertà, la disuguaglianza e la disoccupazione.

Le sfide del nuovo governo

Il nuovo esecutivo nasce a seguito della pesante sconfitta subita dall’ANC alle elezioni del 29 maggio. Con solo il 40% dei voti e 159 dei 400 seggi parlamentari, l’ANC ha visto per la prima volta diminuire drasticamente il proprio controllo. Il DA, con 87 seggi, si è affermato come principale forza di opposizione. Un altro partito, fondato dall’ex presidente Jacob Zuma, ha conquistato 58 seggi, diventando la terza forza politica del Paese, ma ha rifiutato di entrare nella coalizione governativa.

Cyril Ramaphosa
Cyril Ramaphosa | Ansa – newsby.it

Le tensioni della coalizione

La formazione del nuovo governo non è stata semplice. I negoziati tra l’ANC e il DA sono stati caratterizzati da momenti di tensione e accuse reciproche. Ramaphosa aveva inizialmente richiesto un governo di unità nazionale, ma le discussioni si sono arenate sul numero e sulla natura dei ministeri da assegnare all’opposizione. Alla fine, un accordo è stato raggiunto, con undici partiti che hanno firmato per formare la coalizione.

Un nuovo capitolo

La creazione di questo governo di coalizione rappresenta un momento cruciale per il Sudafrica. Dopo la transizione democratica post-apartheid, guidata da Nelson Mandela e Frederik de Klerk, è la seconda volta che il Paese viene governato da una coalizione. Ramaphosa ha dichiarato che tutti i partiti avranno l’opportunità di partecipare in modo significativo all’esecutivo, un segnale di inclusività e collaborazione.

Obiettivi e sfide future

Ramaphosa dovrebbe presentare le linee guida del suo nuovo governo all’apertura del Parlamento il 18 luglio. L’obiettivo principale sarà affrontare le sfide economiche e sociali del Paese, lavorando per una crescita economica sostenibile e una maggiore equità sociale. La crisi economica, la disoccupazione endemica e la crescente povertà sono i problemi principali che il nuovo governo dovrà affrontare con determinazione e coesione.

Il nuovo governo di coalizione sudafricano segna l’inizio di una nuova era politica. La collaborazione tra l’ANC e il DA rappresenta un tentativo di superare le divisioni e lavorare insieme per il bene del Paese. Tuttavia, le sfide sono molteplici e il successo di questo esecutivo dipenderà dalla capacità di mantenere un dialogo costruttivo e di realizzare politiche efficaci per migliorare le condizioni di vita dei cittadini sudafricani.

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